(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 set. - (da News from Africa)Funzionari affermano che la siccita' che ha devastato parti del Kenya nordorientale, uccidendo grosse quantita' di bestiame, ha inciso sulla disponibilita' di latte, mettendo quindi a repentaglio la nutrizione infantile. "Ho deciso di migrare da Losuk (nel distretto Samburu) per salvare il bestiame rimanente e la mia famiglia, ma alcuni sono morti lungo la via", ha dichiarato Joseph Lemanyan, un custode di bestiame. "La maggior parte del mio bestiame e' morto mentre migravamo. Mia figlia piu' piccola si e' ammalata ed e' morta lungo la strada". La famiglia Lemanyan e' fra le centinaia di famiglie che si sono spostate verso sud nella fascia pedemontana del Monte Kenya, ma li' hanno perso altre quantita' di bestiame a causa delle basse temperature. "Sono arrivato qui in Agosto con 42 capi di bestiame. La meta' di questi sono morti a causa del freddo di qui", ha dichiarato il padre di cinque bambini, che ha lasciato Losuk dopo aver perso 64 capi di bestiame in tre mesi. La morte di una cosi' grande quantita' di bestiame ha ridotto la fornitura di latte, che dovrebbe costituire una larga parte della dieta quotidiana dei bambini. "I bambini stanno rischiando la vita. Il numero di bambini malnutriti che vengono presso i nostri centri di nutrizione sta crescendo sempre di piu' e crediamo che possa peggiorare", ha dichiarato il 22 settembre Catherine Fitzgibbon, vice-direttrice di Save the Children in Kenya. E "se non riusciamo ad ottenere nella regione con urgenza piu' cibo o denaro per aiutare le famiglie a comprare cibo moriranno altri bambini". La maggior parte della popolazione rurale nelle aree dove opera Save the Children e' fortemente dipendente dal cibo di soccorso e molti bambini ricevono un solo pasto al giorno, di porridge di mais. "Questa povera dieta comporta la mancanza di alimenti vitali, il che potrebbe significare che essi cresceranno con dei ritardi e che i loro corpi ed i loro cervelli potrebbero subire danni permanenti", ha affermato l'organizzazione. Da luglio, il numero di bambini gravemente malnutriti bisognosi di cure nei centri di nutrizione d'emergenza nordorientali e' cresciuto del 25%. Molu Sora, direttore del programma nel dipartimento di Gestione delle risorse nelle Terre Aride del Marsabit, ha detto che il bestiame e' morto anche lungo i pascoli che si estendono fra il Kenya e l'Etiopia. "Ci sono carcasse di animali ovunque", ha aggiunto. Per questo motivo molte famiglie, per la maggior parte composte da donne e bambini, stanno percorrendo lunghe distanze per salvare le greggi di bestiame rimanenti, ha dichiarato Francis Merinyi, attivista per i diritti dei bambini. Merinyi ha affermato che una ricerca condotta in agosto a Laikipia, Distretto Occidentale, ha rilevato che circa 900 bambini avevano lasciato la scuola per unirsi alla migrazione delle greggi. Altri bambini erano stati costretti a lavorare. E' stato rilevato anche un incremento dei conflitti fra pastori. Il 15 Settembre, almeno 400 predoni Pokot hanno attaccato alcune manyattas (fattorie) Samburu, uccidendo 21 residenti. Secondo la croce Rossa keniota, sono anche stati uccisi undici predoni. Osservatori riferiscono che le "short rains" ("piogge brevi") legate a El Niño, previste da meta' settembre fino a dicembre, potrebbero ulteriormente aggravare la situazione. (Wel/ Dire)