(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 set. - Aprire riflessione su
lavoro nelle comunita' rom a Roma. Sforzi di un lavoro quotidiano
sconosciuto a tutti. È questo lo scopo del convegno "Il lavoro
ignorato, gli operatori sociali nella comunita' Rom tra
precarieta' e integrazione", in corso nella capitale.
Un cittadino su quattro sa che i Rom censiti sono circa 7 mila.
Piu' della meta' e' convinto che i reati commessi siano piu'
degli effettivi, e quasi un intervistato su due crede che i Rom
rapiscano i bambini. Solo il 41% conosce i reali dati sulla
scolarizzazione dei bambini Rom (circa 2 mila solo nella citta'
di Roma). Sono i dati principali della ricerca presentata durante
il convegno e frutto del lavoro degli operatori del settore,
aderente alla Fp-Cgil.
Su un campione di mille persone (53% uomini, 47% donne) sono
emersi dati preoccupanti: il 25,6% degli intervistati pensa che i
rom hanno rapito non piu' di dieci bambini, il 13,4% meno di 50 e
il 54,1% nessuno. La risposta esatta e' pero' nessuno. Il 53,1%
del campione vive in quartieri dove e' presente un campo rom, il
28,8% vive in un quartiere in cui non e' presente mentre il 15,6%
non sa se esiste o meno un campo rom. Ma conosciamo i rom? A
questa risposta ben il 71,2% dichiara di non conoscere alcun rom
a fronte di un 28,8% che dice di conoscerlo.
La percezione della popolazione romana rispetto a rom e' negativa
anche rispetto alla loro attivita': per il 33,7% degli
intervistati circa il 33% dei rom delinque mentre il 18,5% pensa
che la meta' dei rom si dedica ad attivita' illecite. Anche
questo dato e' errato: solo il 5% del totale ha commesso reati.
Diffidenza c'e' anche per l'amicizia dei propri figli con
bambini rom: il 44,4% non si opporrebbe ad un'amicizia tra loro,
mentre l'11,9% lo dissuaderebbe convincendolo della
pericolosita'. A rispondere alla domanda "cosa pensi sia
necessario fare per i rom della nostra citta'" ben il 40% e'
convinto che sia necessario espellere coloro che delinquono
mentre il 46,1% pensa che si debbano costruire percorsi di
integrazione. Per farlo il 56% pensa sia necessario rafforzare i
servizi sociali e scolastici. L'11% e' convinto che bisogna
ristrutturare i campi. Il 14,4% pero' crede che e' impossibile
riuscire ad integrarsi.
(Wel/ Dire)