(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 set. - Nella rubrica curata dall'Associazione nazionale dei dirigenti e delle alte professionalita' della scuola (Anp), all'interno del notiziario 'Dire Minori', pubblichiamo l'articolo su 'Buone pratiche di alternanza scuola-lavoro', di Francesco Rossi, dirigente dell'ITIS 'Tullio Buzzi' di Prato.
Il progetto di alternanza scuola-lavoro che qui si presenta e' rivolto alle classi quinte dell'ITIS 'Tullio Buzzi ' di Prato. Esso viene inserito nella programmazione didattica dei Consigli di classe e si prefigge le seguenti finalita':
- orientare ed agevolare la transizione degli studenti verso il mondo del lavoro;
- sviluppare negli stessi una maggiore capacita' di adattamento ai mutamenti tecnologici ed economici della realta' lavorativa;
- sviluppare attitudini di flessibilita' agevolando le successive scelte professionali;
- integrare le nozioni scolastiche con la vera pratica lavorativa.
L'apprendimento scolastico e' tanto piu' facilitato quanto sono forti le motivazioni che lo studente trova nelle attivita' concrete che riesce a realizzare. Il tirocinio aziendale, inserito all'interno del curricolo formativo, costituisce per lo studente un'occasione per sviluppare attitudini mentali rivolte alla risoluzione dei problemi ed alla valutazione di esperienze processuali. Pertanto, questo progetto di tirocinio si prefigge i seguenti obiettivi:
- far completare ed integrare agli studenti quanto appreso a scuola;
- permettere agli studenti una maggior conoscenza delle proprie attitudini;
- orientare lo studente verso gli sbocchi successivi al diploma;
- far acquisire al giovane il valore educativo dell'esperienza lavorativa;
- rendere possibile per il docente il confronto del livello delle conoscenze offerte dalla scuola con quanto richiesto dal mondo del lavoro;
- monitorare in maniera continuativa le richieste del mercato in termini di competenze e professionalita' in maniera da ricalibrare, ove necessario, le strategie di insegnamento;
- rendere visibile per tutta la scuola il confronto con il mondo del lavoro.
Questa esperienza viene realizzata sfruttando le flessibilita' organizzative offerte dall'autonomia scolastica. I soggetti coinvolti direttamente in questo progetto sono: studenti delle classi quinte dell'Istituto; consigli delle classi quinte; docenti delle singole discipline tecnico-professionali; enti locali; studi professionali; laboratori di analisi; aziende specifiche di settore (tessili, elettroniche, meccaniche). Partecipano al progetto i docenti del consiglio di classe per riorganizzare la programmazione didattica. In particolare, i docenti delle discipline tecnico-professionali collaborano alla stesura del piano delle attivita' da svolgere e si occupano, in numero minimo di due per classe, di seguire il lavoro degli studenti impegnati, formulando poi delle considerazioni finali nell'ambito degli organi collegiali dell'Istituto. L'esperienza di alternanza scuola-lavoro viene effettuata per due settimane in orario curricolare e riguarda tutte le classi quinte dell'Istituto. Gli studenti coinvolti partecipano all'attivita' delle strutture lavorative a cui sono stati assegnati e rispettano i normali orari di lavoro previsti caso per caso. L'Istituto si impegna, sulla base di apposite convenzioni, a collaborare con le varie aziende per il superamento di eventuali difficolta' pratiche (trasporto, mensa, ecc.) nella logica dell'integrazione delle risorse. Il lavoro degli studenti viene seguito da tutor, nominati dalle aziende al loro interno, che hanno il ruolo di assistenza e coordinamento. Il progetto si propone di fornire agli studenti un significativa esperienza nella realta' lavorativa prima della conclusione del ciclo quinquennale di studi. Il progetto prevede l'articolazione in fasi distinte e precisamente: fase preparatoria e di orientamento; tirocinio; valutazione del progetto e certificazione.
FASE A: PREPARAZIONE ED ORIENTAMENTO. In fase di avvio vengono presi contatti con aziende, studi professionali, enti, ecc. presenti sul territorio per presentare gli aspetti piu' significativi del progetto e per sollecitare la loro disponibilita'. In questa fase e' indispensabile una stretta collaborazione con le associazioni di categoria (Unione Industriali, Confartigianato, CNA). La tipologia di lavoro offerta dai vari partner corrisponde ad un insieme sufficientemente ampio di attivita' connesse con il territorio e con lo sviluppo professionale dello studente. Alle aziende interessate verranno inviati questionari e schede informative allo scopo di conoscere la realta' produttiva dell'azienda, le aspettative, le professionalita' e le figure lavorative di cui la stessa ha bisogno. La scelta delle singole unita' da coinvolgere e' quindi effettuata dall'Istituto in base alla necessita' di: stabilire con i responsabili del progetto il piano delle attivita' da svolgere; nominare al loro interno tutor per gli studenti; collaborare con l'istituto nelle verifiche del progetto e nella certificazione. Parallelamente, l'Istituto si occupa di rilevare la domanda degli studenti: in questa attivita' e' necessario il supporto dei docenti della classe, soprattutto dei docenti delle discipline professionali. Attraverso colloqui e questionari vengono rilevati la disponibilita' degli studenti, la loro domanda, le loro aspettative ed i loro interessi specifici nel settore. L'obiettivo e' quello di rispondere in modo puntuale alle attese degli studenti in rapporto all'impresa e in funzione delle proprie attitudini, in modo da affrontare e gestire i problemi legati all'inserimento nel mondo del lavoro. A tal proposito, i docenti tutor delle singole classi elaborano un intervento comune, da svolgersi sia in orario scolastico che eventualmente in orario extrascolastico, mirato all'orientamento degli studenti, all'analisi della realta' specifica del comparto lavorativo locale per individuarne i mutamenti e gestirne le variabili, alla cultura della sicurezza in azienda. Una volta ottenuti i consensi delle aziende interessate ed elaborate le richieste degli studenti, l'istituto provvede ad effettuare la scelta definitiva delle aziende secondo i criteri su esposti. Si procede quindi all'organizzazione dei necessari contatti tra i docenti responsabili ed i rappresentanti delle aziende partecipanti al progetto, in modo da elaborare il piano delle attivita', concordare gli orari e le modalita' di inserimento. In questa fase vengono effettuati incontri con le aziende sia collegiali che singoli per uniformare il piu' possibile le modalita' di attuazione.
FASE B: TIROCINIO. In preparazione dello stage i docenti interessati delle discipline tecnico-professionali integrano le conoscenze degli studenti sulla base delle attivita' programmate e specificate nella fase precedente, necessarie ad un migliore inserimento nel mondo del lavoro. Quindi ciascuno studente e' assegnato all'azienda prescelta a cura dei responsabili del progetto sulla base delle indicazioni fornite dalle aziende stesse e dei questionari preliminari compilati dagli studenti. Una volta inseriti in azienda, gli studenti sono seguiti dai docenti tutor attraverso visite giornaliere, mentre il tutor aziendale offre un appoggio costante per tutta la giornata lavorativa.
FASE C: VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE. In questa fase occorre effettuare un'analisi del progetto sotto il profilo della valutazione dei risultati ottenuti, della ricaduta sul percorso formativo dello studente, nonche' della certificazione del credito. Tale valutazione, in rapporto agli obiettivi fissati, viene realizzata mediante: compilazione di schede da parte degli studenti e delle aziende interessate; breve relazione conclusiva degli studenti con descrizione dell'esperienza effettuata; relazione finale dei docenti tutor; incontro conclusivo fra docenti, studenti coinvolti e rappresentanti delle aziende. Per cio' che concerne la certificazione, e' compito dell'Istituto, una volta esaurito lo stage e valutate tutte le informazioni finali, provvedere alla certificazione dell'esperienza in termini di credito scolastico formativo secondo la normativa vigente.
(Wel/ Dire)