(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 23 set. - Famiglie che hanno chiesto per i propri figli l'iscrizione in scuole dell'infanzia statali dirottati, "obtorto collo", in materne private cattoliche. E' successo, riferisce Bruno Moretto del comitato Scuola e Costituzione, a San Giovanni in Persiceto, comune in provincia di Bologna, dove non e' stata assegnata una sezione di scuola dell'infanzia statale e i bambini in lista d'attesa sono 40. Ma situazioni analoghe si sarebbero verificate anche altrove in provincia. "Come alternativa vengono offerte scuole private- denuncia- che hanno una retta consistente e per lo piu' sono cattoliche. Cosi', pero', si lede un diritto". Bologna si 'salva' perche' ha scuole comunali con cui supplire ai tagli alle classi statali, spiega Moretto, che non si stupisce, in ogni caso, del pressing della Curia sull'amministrazione di questi giorni. "E' in atto un'operazione che si ripete ogni anno per avere piu' risorse per le loro scuole", commenta il segretario del comitato, che per le scuole paritarie propone convenzioni scuola per scuola e bonus alle famiglie, ma solo a quelle indigenti. Del resto, ricorda Moretto, "la Costituzione prevede che l'istituzione di scuole private sia libera, ma senza oneri per lo Stato". Invece, a Bologna quasi tutte le materne sono associate alla Fism, a sua volta convenzionata con Palazzo D'Accursio: in questo modo le risorse del Comune arrivano a tutte le scuola, anche a quelle che forse non ne avrebbero bisogno o diritto. Moretto fa l'esempio della prestigiosa "costosa" Kinder Haus e della Cerreta, dove si compongono classi esclusivamente femminili. (Wel/ Dire)