NELLA UE ABBANDONI SCOLASTICI IN CALO, MA ALTI: 14,8%
RAPPORTO EUROSTAT SUI GIOVANI DELL'UNIONE EUROPEA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 set. - Dal 2000 al 2007 in Europa, la percentuale di minori che hanno abbandonato la scuola e' diminuita, ma il numero degli abbandoni e' ancora alto: il 14,8%. E' quanto si legge nel primo "Rapporto sui giovani dell'Unione europea", una relazione che contiene dati particolareggiati e un'analisi di Eurostat. Sempre secondo il rapporto - che verra' pubblicato ogni tre anni e contribuira' a migliorare le conoscenze di base sulla gioventu' - i giovani tra i 15 e i 29 anni sono 96 milioni, e rappresentano il 20% della popolazione totale ma, entro il 2050, e' prevista una diminuzione: si arrivera' al 15,3%. Tra coloro che sono in eta' 18-24 anni, 1 su 7 non continua oltre la scuola dell'obbligo o ha istruzione inferiore. Un esercito di circa sei milioni di ragazzi e ragazze. Sebbene ci sia un'alta percentuale di ragazzi che lasciano la scuola, i numeri del rapporto parlano anche in positivo. Ci sono 3 milioni di studenti delle scuole superiori in piu' che nel 2000 e un milione di nuovi laureati all'anno. Inoltre, tra il 1998 e il 2006, il numero degli studenti e' cresciuto del 25%. Anche all'universita' il numero delle ragazze cresce: le iscrizioni risultano essere del 23% piu' alte di quelle dei ragazzi. La Commissione europea, davanti a questi numeri, ha adottato un nuovo piano per i giovani: "An EU Strategy for Youth - Investing and Empowering" (Una strategia per i giovani - Investire e dar loro responsabilita'). Si tratta di un progetto - della durata di un decennio - che intende creare maggiori opportunita' per i giovani spaziando in vari settori dall'istruzione all'occupazione, dalla sanita' allo sport. Una strategia che vuole migliorare l'inserimento sociale e la partecipazione alla vita della societa' ma anche sviluppare la solidarieta'. Un piano ad ampio raggio ed intersettoriale, insomma, che intende rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri nel trattare le questioni e i problemi che toccano direttamente coloro che faranno il futuro dell'Europa. (Fonte: www.minori.it) (Wel/ Dire)
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