(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 set. - È aumentato in maniera
esponenziale il numero di persone che l'ha provata almeno una
volta, mentre resta costante quello di coloro che la usano
abitudinariamente, una o piu' volte al mese. Nel complesso,
pertanto, il numero dei consumatori di cocaina in Italia e' in
forte crescita, soprattutto tra i giovani.
È questo il quadro, allarmante, illustrato ieri a Roma nel
corso del 'Convegno nazionale cocaina', da Sabrina Molinaro,
ricercatrice dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio
nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr) e responsabile delle
indagini epidemiologiche Ipsad (Italian Population Survey on
Alcool and Drugs) ed Espad (European school project on alcohol
and other drugs), effettuate dall'Istituto nell'arco di sette
anni.
"Se nel 2001 gli italiani che avevano fatto uso di cocaina
almeno una volta nel corso dell'anno erano poco piu' di 400.000
(l'1% della popolazione residente fra i 15 ed i 64 anni) si stima
che nel 2008 tale numero sia cresciuto fino a raggiungere il 2,2%
e dunque circa un milione di persone", spiega Molinaro. "È invece
stabile, in tutte le indagini effettuate dal 2001 ad oggi, la
percentuale di persone che ne assumono sistematicamente, pari
allo 0,7% e a circa 300.000 persone".
Seppur le prevalenze piu' alte si registrino "fra i giovani
tra i 15-35 anni, che hanno visto aumentare i consumi dall'1,7%
dei rispondenti del 2001 al 3,3% del 2008, l'incremento maggiore
in questo arco di tempo si e' evidenziato fra i 35-44enni. In
questa fascia d'eta' coloro che hanno sperimentato la sostanza
sono decuplicati: dallo 0,1% nel 2001 all'1% dei rispondenti nel
2008", prosegue la ricercatrice Ifc-Cnr.
"Le regioni dove la sostanza registra prevalenze di consumo
maggiori sono Lombardia (3,4% dei residenti fra i 15 ed i 64
anni), Lazio (3,2%) Piemonte (3%) Liguria (2,6%)", precisa
Molinaro. Per quanto riguarda i sessi, "sono in maggioranza i
maschi, circa il doppio rispetto alle donne: sia per cio' che
riguarda i consumatori frequenti (1,1% uomini, 0,5% donne), sia
per quanto riguarda il consumo occasionale, dove gli uomini
registrano una prevalenza d'uso che cresce dall'1,8% dei
15-64enni intervistato nel 2001 al 3,4% del 2008, mentre le donne
passano dallo 0,7% all'1,5%".
La maggior parte di coloro che consuma cocaina fa uso anche di
altre sostanze: il 74% fuma sigarette quotidianamente, l'85%
cannabis saltuariamente. "Un dato costante dal 2001", commenta la
ricercatrice del Cnr, "mentre e' aumentato dal 10% al 15% tra il
2003 e oggi l'uso di eroina da parte dei consumatori di cocaina".
Frequente anche la combinazione con l'alcool: tra i forti
bevitori il consumo di cocaina e' 15 volte piu' diffuso che nella
popolazione media.
Molti i comportamenti a rischio attuati in concomitanza
dell'uso di questa sostanza, nonostante l'ammissione degli
effetti deleteri che essa provoca. Sostanzialmente la totalita'
dei consumatori (99%) ha guidato l'auto dopo aver assunto
cocaina, e tra di essi la maggioranza (il 42%) ammette di averlo
fatto una decina di volta nel corso dell'anno e il 34%
addirittura abitualmente, mentre solo il 25% riferisce di averlo
fatto solo in casi eccezionali.
Il 56% dei soggetti che riferisce un consumo frequente
dichiara di aver riscontrato una diminuzione nel proprio
rendimento lavorativo a causa dell'uso della sostanza, il 68% e'
rimasto coinvolto in incidenti stradali, il 55% ha avuto
incidenti domestici o ferimenti, il 38% problemi giudiziari, il
30% esperienze sessuali di cui si e' pentito.
"I luoghi pubblici sono indicati dai consumatori come quelli
dove e' piu' facile reperire la sostanza- conclude Molinaro- con
una diversita' tra i due generi: i maschi prediligono la strada e
i parchi (50%) mentre le donne soprattutto i bar e la discoteca
(40%). Il 2% dei consumatori riferisce di comprarla su internet".
(Wel/ Dire)