CARITAS, NEL LAZIO 61.549 ALUNNI STRANIERI
NUMERO IN AUMENTO RISPETTO AL 2007, UNO SU TRE E' NATO IN ITALIA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 ott. - Sono 61.549 gli
studenti stranieri iscritti alle scuole del Lazio, pari al 7,5%
di tutta la popolazione studentesca regionale (821.447 alunni).
Uno su tre e', pero', nato in Italia. Sono, infatti, 21.050 gli
alunni di seconda generazione, pari al 34,2% del totale. Tale
percentuale sale a Roma, dove gli studenti nati sul territorio
nazionale sono 17.879, il l 36,8%. Lo rivela il rapporto Caritas
Migrantes, presentato questa mattina a Roma. In totale il numero
degli stranieri e' in aumento rispetto all'anno scolastico
2007/2008 di 4.000 unita', ma il trend e' ridotto rispetto
all'anno precedente, quando si erano registrate oltre 8.000
iscrizioni in piu'.
Una flessione nella crescita che, sottolinea la Caritas,
potrebbe verificarsi in maniera piu' consistente in futuro:
"sembra legittimo temere che le recenti misure del governo in
materia di 'sicurezza' potranno mostrare effetti tra i piu'
preoccupanti proprio nelle iscrizioni dei prossimi anni
scolastici", si legge nel rapporto.
A livello nazionale il Lazio si posiziona al quarto posto per
numero di alunni stranieri iscritti nelle scuole di ogni ordine e
grado, dopo la Lombardia con 151.898 unita', il Veneto (77.081) e
l'Emilia Romagna (72.585). Ma per la situazione di Roma,
tradizionale area di insediamento migratorio fin dai primi anni
'80, la regione si conferma al terzo posto per iscrizioni alle
scuole superiori di II grado, con quasi 14.200 iscritti
stranieri, superata solo dalla Lombardia (28.300) e dall'Emilia
Romagna (16.800). Il Lazio rimane indietro, invece, nei cicli
della scuola dell'infanzia (al quinto posto con 11.120 iscritti
stranieri), nella scuola primaria (al quinto posto con 22.192) e
in quella secondaria di II grado (quarto posto, 14.060 iscritti
stranieri). Tra le province e' Roma a registrare le maggiori
presenze con 8.648 alunni non italiani (79% del totale laziale),
seguita da Latina (4.583 e 7,5%), Viterbo (3.514 e 5,7%),
Frosinone (3.182 e 5,2%) e Rieti (1.622 e 2,6%). Una panoramica
nazionale mostra che la provincia di Roma e' seconda solo a
quella di Milano (57.999 alunni stranieri), ma supera di molto le
province di altre grandi citta' del Nord come Torino (30.338),
Brescia (26.101) e Bergamo (18.151). Per percentuale di stranieri
rispetto al totale degli scolari prevale invece, nel Lazio, la
provincia di Viterbo, con un'incidenza dell'8,4%, dato che
risalta anche rispetto alla media nazionale (7,0%).
Per quanto riguarda le nazionalita' di origine, nel Lazio e'
preponderante la presenza di europei (62,6%), tra i quali i nuovi
12 paesi Ue detengono da soli una fetta maggioritaria (43,3%).
Nello specifico la Romania conta il 37,2% degli alunni, seguono a
una certa distanza Albania (6,3%), Filippine (6,0%), Polonia
(4,5%), Peru' (3,6%), Ucraina (2,9%) e Cina (2,8%). Nelle singole
province emergono poi delle peculiarita', come a Frosinone, dove
spicca l'incidenza percentuale degli alunni marocchini pari
all'11,4% del totale. A Latina, invece gli indiani sono il 10,0%,
e a Rieti i macedoni raggiungono l'11,5%.
(Wel/ Dire)
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