(DIRE - Notiziario Minori) Reggio Emilia, 28 ott. - Liste d'attesa azzerate entro gennaio nei nidi e nelle scuole di infanzia. Lo promette l'assessore all'Educazione del Comune di Reggio Emilia Iuna Sassi intervenuta ieri nella commissione Scuola dedicata agli indirizzi dell'Istituzione Scuole e Nidi d'infanzia. Si tratta in particolare di 101 bambini in lista d'attesa per i nidi (nel 2008 erano 114) e 128 per la scuole di infanzia (rispetto ai 124 dello scorso anno). Il tasso di scolarizzazione e' invece per i due ordini di scuola del 90% per gli asili e del 40% per gli asili nidi. Tra i numeri forniti dalla presidente dell'Istituzione Sandra Piccinini anche quelli relativi al bilancio dell'ente e alle rette delle famiglie. L'Istituzione chiude nel 2008 un bilancio di 28 milioni, composto per il 75% da trasferimenti del Comune. Un altro 18% (pari a 5,1 milioni) viene dai proventi delle rette delle famiglie, mentre 1,7 milioni (il 6,4% delle entrate) proviene da Regione, Stato, Provincia e donazioni private. Le erogazioni del Comune sono cresciute da 2006 da 18 a 22 milioni circa, in parallelo pero' ad una crescita di 600 posti. Sul fronte delle rette, calcolate in base all'Isee, la fascia piu' numerosa ai nidi e' quella delle famiglie fino a 14.000 euro di reddito che pagano 209 euro. La retta piu' diffusa nelle scuole comunali e' di 164 euro (fino a 21.000 euro di reddito). Nelle scuole statali invece e' di 110 euro. In commissione c'e' spazio anche per un confronto preliminare con la proposta di modifica dei criteri di accesso ai nidi, avanzata dalla Lega Nord. Sull'abolizione dei "punteggi secondari", che intervengono nei casi di parita' tra bambini, l'assessore Sassi spiega: "I criteri per l'accesso si basavano prima principalmente sul reddito. Li abbiamo modificati tenendo conto del lavoro dei genitori e della presenza di disabili o nonni in famiglia o fratelli alla scuola". I criteri secondari, dice quindi l'assessore, "sono la fotografia di una situazione familiare e, se aboliti, andrebbero a penalizzare chi non viene da Reggio e non ha un minimo di rete parentale di supporto". Di diverso parere il consigliere della Lega nord Andrea Parenti che difende a spada tratta la sua "creatura". Dice Parenti: "Intanto non e' vero che questi criteri intervengono solo a parita' di punteggio e ci sono meccanismi, come quello del disagio linguistico che assegnano due o tre punti agli stranieri gia' nel punteggio principale. Noi abbiamo proposto l'abolizione di questi criteri 'occulti' in nome della semplificazione". Nella citta' degli "asili piu' belli del mondo", quello dei criteri di accesso non e' un tema da poco. Per questo il Carroccio propone di approfondirlo in "almeno altri tre incontri" in commissione. (Wel/ Dire)