(DIRE - Notiziario Minori) Ancona, 28 ott. - Con l'inizio dell'anno scolastico l'ufficio del Garante per l'infanzia delle Marche ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di familiari di alunni disabili che riferiscono di problemi ad assicurare la presenza dell'insegnante di sostegno. Lo ha reso noto lo stesso ombudsman regionale, Samuele Animali, in una nota. "Oggi- precisa- alle segnalazioni dei genitori si sono aggiunte quelle degli operatori delle Umee, i servizi pubblici deputati alla diagnosi e presa in carico dei ragazzi che necessitano di sostegno scolastico. Le ore di sostegno scolastico ed assistenza educativa, previste dagli specialisti nei progetti terapeutici individuali, vengono infatti sistematicamente tagliate, con conseguente possibile compromissione del percorso di integrazione degli studenti disabili". E a differenza degli altri anni, alcune circolari ministeriali (19/08 e 63/09) impediscono di realizzare delle deroghe. "Oggi nelle Marche c'e' un insegnante di sostegno ogni 2,38 alunni (mentre due anni fa il rapporto era di 1 a 2 e lo scorso anno di 1 a 2,14)- spiega Animali- Cio' accade in quanto nell'ultimo anno vi e' stato un forte incremento dei richiedenti, mentre il numero degli insegnanti e' rimasto quello del 2008. A quanto ci risulta anche molti enti locali, per le note ristrettezze finanziarie, hanno tagliato la cosidetta assistenza educativa scolastica, che integra il sostegno ed e' di loro competenza. Chi rimane fuori ha come unica alternativa il giudice. Cio' innesca una sorta di guerra tra poveri, per cui chi riesce ad assicurarsi ore di assistenza, con significative spese legali, lo fa a scapito di un altro bambino. Inutile sottolineare che chi non viene seguito adeguatamente durante l'infanzia (abbiamo rilevato che anche altri servizi pubblici sono deficitari) non avra' poi altre occasioni per limitare il gap di abilita' con i coetanei". Il Garante sollecita "l'opinione pubblica a riflettere sulle priorita'. L'Italia e' un paese all'avanguardia, sul piano normativo, in tema di integrazione scolastica; ma alla titolarita' di diritti non sempre corrispondono politiche locali e nazionali in grado di assicurarne il piu' ampio ed effettivo esercizio". (Wel/ Dire)