(DIRE - Notiziario Minori) Verona, 28 ott. - Doppiamente fragili perche' non sono solo minori, ma anche stranieri e in piu' coinvolti in procedimenti penali: e' questa la difficile condizione di molti ragazzi, che si trovano fortemente a rischio di emarginazione ed esclusione sociale. A loro e' rivolto il progetto "Oltre la discriminazione", che attraverso la comunicazione sociale mira a far luce su un fenomeno consistente ma poco conosciuto. Ogni giorno negli istituti penitenziari minorili ci sono in media 468 minori, di cui circa il 90% maschi. Di questi, 257 sono di nazionalita' italiana mentre altri 386 provengono dai vari paesi d'Europa come Croazia, Romania e Serbia Montenegro. Mediamente 70 minori provengono invece dall'Africa. "In Veneto ogni anno sono all'incirca duemila le denunce a carico di minorenni, di cui circa la meta' viene archiviata- spiega Alessandro Padovani, direttore della comunita' S. Benedetto che partecipa al progetto-. I reati commessi sono perlopiu' furti e spaccio di droga e l'eta' media e' di 16 anni e mezzo. La maggior parte di questi ragazzi ha necessita' di guadagnare denaro per se' o per gli adulti senza scrupoli che li gestiscono. Sono minori stranieri non accompagnati spesso senza parenti sul territorio". In particolare, il progetto si propone di favorire l'inserimento sociale e lavorativo dei minori stranieri nei territori di riferimento di alcuni Centri per la giustizia minorile: quello del Lazio con sede a Roma e quello del Veneto, del Friuli-Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e Bolzano, con sede a Venezia. La campagna prevede la realizzazione di siti internet, depliant, guide plurilingue e newsletter per sensibilizzare l'opinione pubblica e gli stessi ragazzi sul tema. Allo stesso tempo e' in programma il consolidamento di una rete interistituzionale e un'opera di sensibilizzazione mirata a istituzioni e operatori dei servizi. Il progetto prevede infine la realizzazione della guida "Media e giustizia minorile, un'informazione oltre la discriminazione" con l'obiettivo di fornire ai mezzi di comunicazione uno strumento di approfondimento e orientamento per favorire la promozione di una nuova cultura del giornalismo, attento e rispettoso dei diritti dei minori stranieri. L'iniziativa e' promossa dalla Direzione generale per l'attuazione dei provvedimenti giudiziari del Dipartimento per la giustizia minorile ed e' co-finanziata dal Fondo Fei e dal ministero dell'Interno, attuatori del progetto sono l'Aiccre (Associazione italiana per il consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa), l'istituto Don Calabria e l'Iprs-Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali. (Wel/ Dire)