(DIRE - Notiziario Minori) Torino, 26 ott. - La legge italiana
sull'immigrazione vieta le espulsioni di minori. Eppure nei
centri di identificazione e espulsione (Cie) i minori continuano
a finirci. Anche al Cie di Torino. Nell'ultimo mese e' successo
due volte, a due ragazzini marocchini. Entrambi arrestati in
flagranza di reato e trasferiti a Corso Brunelleschi con una
denuncia a piede libero.
Il primo si chiama Mahdi, 17 anni e una denuncia per false
generalita'. Il secondo e' Yosief, 15 anni, una denuncia per
spaccio e un'altra per furto. A difenderli e' l'avvocato Pier
Franco Bottacini. Che e' riuscito a far uscire Mahdi e ci sta
provando con Yosief.
Sono entrambi ragazzi soli, arrivati in Italia da adolescenti
e finiti in giri di microcriminalita' piu' grandi di loro. Mahdi
l'hanno arrestato il 19 agosto scorso, per aver fornito false
generalita'. Al momento dell'arresto, il test del polso, che
consiste in una radiografia che verifica lo stato di
calcificazione delle ossa, ha sancito la maggiore eta' del
ragazzo, che quindi e' stato scarcerato, con un processo
pendente, e inviato al Cie torinese. L'8 settembre l'avvocato
Bottacini ha depositato il ricorso contro l'espulsione. Il
giudice di pace ha accettato di rifare il test del polso soltanto
dopo che la difesa - in collaborazione con l'ufficio minori del
Comune di Torino e con il Consolato marocchino - e' stata in
grado di farsi inviare dal Marocco i documenti che certificavano
la minore eta' del ragazzo. E il nuovo test ha contraddetto il
precedente. Mahdi non mentiva, ha davvero 17 anni, come peraltro
risultava dai suoi documenti. Il 23 settembre Mahdi e' tornato in
liberta', e il 2 ottobre il giudice di pace ha annullato il
provvedimento di espulsione nei suoi confronti. Nessuno pero'
annullera' nella sua memoria e nel suo vissuto i 35 giorni di
ingiusta detenzione a cui e' stato sottoposto.
La storia di Yosief e' diversa. È un ragazzo di 15 anni, viene
da Tangeri. In Italia e' arrivato nascosto sulla nave di linea
per Genova, sei mesi fa. E in pochi mesi si e' guadagnato una
discreta serie di precedenti penali. Il primo arresto risale al
giugno 2009, per spaccio. In quel caso la polizia fece fare la
radiografia del polso e, vista la minore eta', il fascicolo venne
affidato al tribunale dei minori, che ne ordino' la
scarcerazione. Un mese dopo, a luglio 2009, subi' un altro
arresto, e in quel caso il tribunale dei minori lo affido' a una
comunita' d'accoglienza per minori a Savona, in Liguria.
Comunita' da cui Yosief scappo' presto per tornare a Torino. Di
nuovo da solo, trovandosi in mezzo a una strada, torno' a
delinquere. E fu di nuovo arrestato. Il 17 agosto, per furto:
aveva strappato una collanina d'oro al collo di una passante.
Stavolta pero' gli accertamenti radiografici lo dettero per
maggiorenne. "Ma come?- dice l'avvocato- A giugno era stato
accertato minorenne, a luglio era stato accertato minorenne, e un
mese dopo diventa maggiorenne?". Ad ogni modo, Yosief fu
scarcerato e inviato al centro identificazioni e espulsioni di
Torino. L'avvocato ha fatto ricorso al giudice di pace e al
tribunale, che ha accettato di disporre una perizia presso
l'Istituto di medicina legale di Torino. I risultati degli esami
dovrebbero arrivare a fine ottobre. Nel frattempo, in attesa
dell'esito del ricorso, l'espulsione e' stata sospesa.
(Wel/ Dire)