SCUOLA, CISL: 37000 ALUNNI IN PIÙ, 4000 CLASSI IN MENO
IL 31 MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 ott. - Aumentano gli alunni, ma diminuiscono le classi che, percio', diventano piu' affollate, soprattutto alle superiori. E' questo, secondo la Cisl scuola, uno dei primi effetti tangibili quest'anno dei tagli voluti dai ministri Mariastella Gelmini (Istruzione) e Giulio Tremonti (Economia). Il dato e' stato presentato ieri mattina dal segretario della Cisl scuola, Francesco Scrima, insieme al segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che hanno annunciato, per il prossimo 31 ottobre, una manifestazione nazionale del sindacato a Roma in piazza della Bocca della verita'. Tre le richieste avanzate dal governo dal sindacato: rivedere i tagli, stabilizzare il lavoro precario, trovare le risorse per il rinnovo del contratto della scuola. "Vogliamo- ha spiegato Bonanni- che sia riaperta una discussione seria sui problemi della scuola. Le lezioni sono riprese da un mese e ci sono numerosi disservizi dovuti ai tagli drastici del governo: mancano i bidelli, il tempo pieno non e' garantito per tutti e le classi sono affollate. Chiediamo al governo, se ha a cuore la scuola, di riaprire la discussione con noi, con le Regioni e i Comuni". Per sostenere le proprie richieste al governo il sindacato parte dai dati: il piano triennale del governo per la razionalizzazione dell'organico prevede 87.400 docenti in meno entro il 2012, 33.571 solo alla primaria. Gli Ata tagliati saranno 44.500, di cui 32.200 collaboratori scolastici. "In tutto ci saranno 131.900 posti in meno in tre anni", spiega Francesco Scrima. Quanto ai primi impatti della manovra, quest'anno ci sono "37.441 alunni in piu'- continua il segretario della Cisl Scuola- e 3.826 classi in meno". In particolare, alla primaria, dove e' arrivato il maestro unico, gli alunni sono cresciuti di 10.052 unita' e le classi in meno sono 1.686. Alle medie ci sono 19.813 studenti in piu' ma le classi sono calate di 134 unita'. Alle superiori la situazione e' diversa: diminuiscono alunni (-23.107) e classi (-2.209). "Il governo deve addolcire i tagli- chiede Raffaele Bonanni- e rendere il proprio piano capace di rispondere all'esigenza di garantire il servizio scolastico. Le nostre richieste sono stringenti e sostenute da rivendicazioni possibili. Diciamo no ai populismi di destra e di sinistra, a chi dice che non si possono stabilizzare i precari ma anche a chi dice che bisogna assumerli tutti. Ma chiediamo di sedersi ad un tavolo per parlare di tagli, contratti, stabilizzazioni". Quanto a queste ultime la Cisl, precisa il segretario del comparto Scuola, "non pretende che si assumano tutti i precari delle graduatorie che, comprese le liste di istituto, sono 500mila persone, ma che si coprano i posti vacanti: 30.000 per i docenti e 73.000 per gli Ata". (Wel/ Dire)
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