PEDIATRI, ELEZIONI PRESIDENTE SIP A FINE NOVEMBRE
UGAZIO: OBIETTIVO, RENDERE MODERNA LA PEDIATRIA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 ott - Si svolgeranno a fine
novembre a Padova, durante il 65^ Congresso nazionale della
Societa' italiana di pediatria, le elezioni per la carica di
nuovo presidente della Sip. Tra i candidati Alberto Ugazio,
responsabile del dipartimento di medicina pediatrica
dell'ospedale Bambino Gesu' di Roma, che sottolinea la crisi che
il mondo della pediatria sta vivendo. "È in crisi la famiglia-
dice Ugazio- e questo ha ripercussione nel rapporto tra il
pediatra e la famiglia stessa, perche' e' cambiato il modo stesso
di intendere tale rapporto". Ma lui, che lavora in ospedale,
spiega le difficolta' e le necessita' che i pediatri ospedalieri,
proprio in questo preciso momento storico, lamentano: "La crisi
della pediatria ospedaliera, che ha avuto successo perche' e'
nata all'inizio del secolo, quando la mortalita' infantile
sfiorava il 20%, adesso ha subito un crollo proprio perche' c'e'
stato un crollo di queste malattie, che per fortuna sono tutte
scomparse. Ma il sistema ospedaliero- denuncia il pediatra- e'
organizzato ancora come inizio secolo, cioe' per far fronte a
malattie acute semplici". Reparti piccoli che, secondo Ugazio,
"non servono a nulla, ma soprattutto non servono per curare le
malattie croniche, che richiedono grandi reparti con tante
competenze scientifiche e super specialita'. La pediatria-
spiega- in questo e' rimasta indietro, e duplica il lavoro dei
pediatri di famiglia". Infine, il candidato alla presidenza Sip
lancia un altro allarme: "L'attuale pediatria di famiglia si e'
formata negli anni '70 e '80 e sta per andare in pensione.
Parallelamente- continua- le scuole di specializzazione non
riescono a far fronte neanche al 50% delle richieste di
pediatri". Che fare quindi? "Proprio in questo momento di crisi
globale della pediatria, la societa' madre (quindi la Sip ndr),
con i suoi 9000 iscritti- conclude Ugazio- deve adoperarsi con
proposte operative per la salute del bambino, formazione continua
per i medici e comunicazione piu' efficace e in tempo reale con i
genitori, per rendere moderna la pediatria".
(Wel/ Dire)
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