CON I 'CHILDCARE VOUCHER' SI RISPARMIANO FINO A 2 MILA STERLINE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 ott. - Voucher come ticket
restaurant per incoraggiare i genitori a non abbandonare le
proprie attivita' lavorative. Accade in Gran Bretagna, dove dal
2005, nell'ambito della Strategia nazionale per i servizi
all'infanzia (National Child Care Strategy), sono stati
introdotti dei buoni grazie ai quali il risparmio delle famiglie
sulle spese di assistenza ai bambini puo' andare dalle mille
sterline l'anno fino a oltre le duemila.
Sono i servizi dedicati all'infanzia del Regno Unito a passare
sotto la lente d'ingrandimento della seconda Conferenza europea
sui servizi alla persona tenuta a Roma. Anche se non esistono
specifiche disposizioni in materia di contratti di lavoro sui
servizi alla persona, il sistema anglosassone prevede che le
imprese possano offrire ai propri dipendenti dei buoni,
cosiddetti "Childcare voucher", per un importo massimo di 55
sterline settimanali o 243 mensili. Buoni che riguardano
esclusivamente i genitori che lavorano, sia a tempo pieno che
part-time, e che hanno uno o piu' figli di eta' fino a 15 anni,
16 nel caso siano disabili.
Secondo uno studio presentato alla conferenza, l'opzione
preferita dai dipendenti consiste nell'acquistare i buoni
detraendoli dallo stipendio, riducendo in tal modo la quota
soggetta ad imposizione fiscale. Nella gran parte dei casi,
infatti, i datori di lavoro gestiscono il programma attraverso un
"sacrificio salariale", ossia un accordo scritto che va a ridurre
il salario del dipendente, per una somma pari a quella che viene
versata in voucher. Sulla somma ricevuta in voucher il dipendente
non paga ne' tasse ne' trattenute previdenziali. A seconda delle
fasce di tassazione in cui rientra il dipendente, il risparmio
sulle spese di assistenza ai bambini puo' arrivare fino a 1.195
sterline l'anno. Se entrambi i genitori percepiscono i voucher,
il risparmio puo' arrivare anche alle 2.390 sterline. Per quanto
riguarda i datori di lavoro, il sistema offre la possibilita' di
risparmiare fino a 373 sterline per dipendente l'anno, in quanto
l'impresa non deve pagare i contributi assicurativi sulla quota
di salario versata sotto forma di voucher.
Il settore dei servizi alla persona, secondo una ricerca della
London School of Economics, potrebbe crescere ancora. Con
investimenti governativi pari a 37 milioni di sterline, afferma
lo studio, potrebbero essere generati 83 milioni di sterline con
i quali finanziare cinque milioni e mezzo di ore di assistenza
aggiuntive. La crescita della domanda di servizi di assistenza
riguarda in questo caso gli anziani. Le necessita' di assistenza
sono infatti una delle principali cause di pensionamento
anticipato, che, al momento attuale, interessa ben il 70% dei
lavoratori con responsabilita' assistenziali sotto i 50 anni e
l'80% di quelli in eta' compresa tra 50 e 60 anni.
(Wel/ Dire)