RIDIMENSIONA CALO DEI DOCENTI E ASSICURA: LE RISORSE ARRIVERANNO.
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 19 ott. - Le erano state
poste 11 domande, per altrettanti allarmi: dai rischi per il
tempo pieno alle scuole senza fondi (14 milioni mancanti, per la
precisione). E Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione, ha
risposto punto per punto, smontando gli allarmi posti dal Pd in
una interrogazione del senatore Walter Vitali. Dopo una lunga
premessa, nella risposta scritta al democratico, Gelmini inizia
cosi' a replicare: "In merito alle richieste dell'ufficio di
presidenza della conferenza metropolitana dei sindaci della
Provincia di Bologna, si fa presente che il contenimento in
organico di diritto e' parzialmente compensato da un incremento
di docenti di sostegno". Poi ecco i dati: con la ripartizione
dell'organico di diritto, la direzione generale dell'Ufficio
scolastico regionale (Usr) ha assegnato alla provincia di Bologna
988 posti alle materne "con un aumento di 14 unita'", 3.275 posti
alle elementari "con una riduzione di sole 36 unita'"; 1.681
cattedre per le medie e 2.265 per le superiori, piu' 640 posti di
sostegno. "La riduzione complessiva rispetto all'organico di
diritto del corrente anno scolastico e' di 176 posti normali
compensata dall'incremento di 52 posti di sostegno, ben lontano
dalla riduzione di 500 posti previsto dalla presidenza della
conferenza metropolitana dei sindaci", dice dunque Gelmini. E
poi, aggiunge, "i contingenti di posti vengono incrementati in
sede di adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di
fatto".
Per la scuola dell'infanzia, il ministero spiega che, con
l'organico di diritto, "si e' disposto il consolidamento di tutte
le sezioni e posti funzionanti nel corrente anno. La possibilita'
di eventuali incrementi sara' esaminata in sede di adeguamento
dell'organico alla situazione di fatto". Il Pd chiedeva di
assicurare il tempo pieno a tutte le 3.200 famiglie che lo
avevano richiesto e Gelmini ricorda che "l'incidenza" di questo
modello didattico nella provincia di Bologna e' gia' "tra le piu'
alte" d'Italia. Comunque "con un'oculata utilizzazione, da parte
dei dirigenti scolastici, delle risorse assegnate agli istituti"
si potranno "soddisfare le ulteriori esigenze di un tempo scuola
di 40 ore rappresentate dalle famiglie e assicurare il tempo
mensa per le classi organizzate con rientri pomeridiani".
Inoltre, "l'ampia e capillare diffusione del tempo pieno nella
provincia -1.091 classi su 1.893 previste per il prossimo anno
scolastico- nonche' i posti di insegnamento di lingua inglese e
di religione cattolica, che si traducono in risorse aggiuntive
rispetto al monte ore settimanali dei diversi modelli
organizzativi, apriranno ampi spazi di flessibilita'
organizzativa che potranno anche consentire, laddove necessario,
lo svolgimento di attivita' didattiche in contemporaneita'".
Gelmini aggiunge anche che l'Usr "ritiene infondata la
preoccupazione relativa al presunto azzeramento dei rientri
pomeridiani nella scuola primaria, per la quale gia' in organico
di diritto sono state assegnate, in luogo delle 27, le 30 ore
settimanali, aggiungendo che nella scuola secondaria di primo
grado saranno attivate tutte le classi a tempo prolungato
richieste dalle famiglie, ovviamente laddove sussistano le
condizioni necessarie, che peraltro la recente riforma non ha
modificato". Sul tema dei fondi, il ministro ricorda che nel 2009
alla Provincia sono stati dati 12,9 milioni di euro "e quanto
prima saranno inviate ulteriori risorse sulla base dell'ultimo
monitoraggio". In merito alle scuole di montagna, invece, l'Usr
ha fatto sapere che "non manchera', anche per il prossimo anno
scolastico, di assicurare la dovuta attenzione" e ci saranno
"risorse adeguate alle esigenze rappresentate".
Su un punto, Gelmini conferma quando la sottolineatura del Pd. O
meglio, l'Usr conferma che, rispetto al rapporto alunni-classe
alle superiori, "non mancano situazioni non conformi ai criteri
di ottimale utilizzo delle risorse", specie per "la
frammentazione dell'offerta formativa che porta a sostanziali
duplicazioni degli indirizzi di studio", a corsi con pochi
iscritti, a "classi non conformi ai parametri" di legge. Ebbene,
"adeguati interventi di razionalizzazione si tradurranno in
questi casi in economie di risorse che potranno essere meglio e
piu' proficuamente riutilizzate". La presenza di allievi disabili
"sara' tenuta in considerazione nella costituzione delle classi".
Quanto, invece, agli organici del personale amministrativo,
tecnico ed ausiliario, l'Usr "ha assicurato l'impegno a ricercare
le soluzioni piu' adeguate a garantire la vigilanza sui locali
scolastici, con particolare attenzione alle scuole di montagna".
L'ultimo punto riguarda l'istruzione degli adulti: i centri e
i corsi serali, dice Gelmini, "hanno continuato e continuano ad
operare secondo l'ordinario assetto in una logica di
potenziamento della collaborazione in rete e di incremento delle
attivita' mirate anche al conseguimento delle competenze di
cittadinanza da acquisire al termine dell'istruzione
obbligatoria". L'Usr ha l'orientamento di confermare per il
2009-2010 i posti dei centri territoriali permanenti e dei corsi
serali compresi negli organici di diritto dell'anno scolastico
2008-2009 e di riesaminare la situazione in organico di fatto
anche alla luce delle iscrizioni.
(Wel/ Dire)