3 MLN DALLA REGIONE A CHI HA ISEE FAMIGLIARE SOTTO 35 MILA EURO.
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 19 ott. - Un buono fino a 250
euro al mese per aiutare le famiglie a sostenere il costo del
nido di infanzia: la Regione Emilia-Romagna stanzia, anche per il
2010, 3 milioni di euro per aiutare i genitori a mantenere il
lavoro anche dopo la nascita di un figlio. L'intervento, gia'
avviato nel 2009, viene realizzato grazie al contributo del Fondo
sociale europeo (Fse) ed e' garantito anche per il 2011. In
questo modo la Regione intende contribuire all'aumento della
percentuale di bambini inseriti nei nidi di infanzia, come
richiesto dall'Unione europea che nell'ambito della strategia per
l'occupazione ha fissato l'obiettivo del 33% entro il 2010.
Il provvedimento viene attivato con un bando che sara'
pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale del 21 ottobre; il
bando si rivolge ai 38 Comuni capo distretto per le politiche
educative e sociali, che possono presentare domanda per
richiedere i voucher sulla base della stima del fabbisogno delle
famiglie e dei posti disponibili nei nidi privati del proprio
territorio. I Comuni che beneficiano dei voucher dovranno
contribuire con una quota percentuale non inferiore al 25% del
costo complessivo dell'intervento.
"Attraverso la collaborazione interistituzionale fra Comuni e
Regione si attiva un sostegno importante per le famiglie della
nostra regione- ha detto l'assessore regionale al Lavoro Giovanni
Sedioli- l'obiettivo e' rimuovere gli ostacoli e le
discriminazioni dovute alle difficolta' di conciliazione tra
tempi di vita e tempi di lavoro". I Comuni interessati al bando
dovranno far pervenire le candidature alla Regione Emilia-Romagna
entro il 20 novembre 2009. Tutta la modulistica e' scaricabile
dal sito www.emiliaromagnalavoro.it. Per qualsiasi informazione
e' possibile contattare il Servizio lavoro della Regione
Emilia-Romagna inviando una email all'indirizzo:
lavorofp@regione.emilia-romagna.it,
lstanzani@regione.emilia-romagna.it.
Il voucher, del valore massimo di 250 euro al mese, potra'
essere utilizzato nei nidi privati autorizzati e in possesso dei
requisiti richiesti dalla normativa. Strutture quali nidi,
micronidi, sezioni primavera, nidi part time, nidi aziendali,
piccoli gruppi educativi ed educatrici domiciliari ammessi dalla
direttiva n. 646/2005, che garantiscano un tempo di frequenza
minimo di sei ore giornaliere, i pasti e un minimo di apertura di
190 giorni all'anno. Potranno ottenerlo le famiglie in cui
entrambi i genitori (o uno solo in caso di famiglie mono
genitoriali) siano occupati: un requisito, quello
dell'occupazione, che deve essere garantito per tutto il periodo
in cui si beneficia dell'assegno. Per famiglie mono genitoriali
si intendono quelle composte da un unico genitore, vedovo, nubile
o celibe, separato legalmente o divorziato, ma anche separato di
fatto per qualsiasi motivo (emigrazione, detenzione, ecc.).
Il nucleo famigliare richiedente deve avere un indicatore ISEE
non superiore a 35 mila euro e risiedere in Emilia-Romagna.
(Wel/ Dire)