(DIRE - Notiziario Minori) Piacenza, 14 ott. - A un mese dall'inizio della scuola 36 bambini con disabilita' sono privi di sostegno didattico. La denuncia arriva da Cigl e Cisl e riguarda tutta la provincia di Piacenza. "Sono bambini che sono stati certificati dall'Ausl in ritardo- spiega Raffaella Morsia di Flc Cgil- quando ormai i posti per sostegno erano gia' stati assegnati: il risultato e' che dopo un mese di scuola questi studenti non hanno nessun tipo di aiuto didattico". Secondo i sindacati, si tratta appunto di 36 casi, 20 alle elementari, 9 alle superiori, 4 alle medie e 3 all'infanzia. "Nel nostro territorio i bambini certificati sono 874 e i posti assegnati 432- prosegue Morsia- la cifra e' gia' insufficiente rispetto alla certificazione, ma per questi 36 bambini non si tratta di una riduzione del sostegno, ma di un'assenza totale". Cgil e Cisl hanno chiesto un incontro urgente al prefetto di Piacenza, in quanto autorita' piu' alta in grado presente nel territorio. "Siamo di fronte alla violazione di un diritto fondamentale della persona- continua Morsia- e al contempo degli articoli 34 e 37 della Costituzione italiana, della legge 104 e della Carta sociale europea: in questo caso i tagli all'organico non possono essere usati come giustificazione". I sindacati sono pronti a offrire sostegno economico e legale alle famiglie che vorranno ricorrere a vie legali, ma da subito chiedono l'intervento del direttore provinciale e del direttore regionale dell'ufficio scolastico, "ovvero le figure titolari dell'assegnazione dei posti di sostegno: vogliamo che sia applicato cio' che il ministro Gelmini ha scritto nel suo atto di indirizzo: 'nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso'". Cgil e Cisl chiedono inoltre al Glip (Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale) di pronunciarsi sul caso. "Nessuno- conclude Morsia- deve poter dormire tranquillo finche' questa situazione non verra' risolta". (Wel/ Dire)