DISABILI, IN LOMBARDIA CERCASI INSEGNANTI DI SOSTEGNO
IN AUMENTO RICHIESTE DI FAMIGLIE, CHE LAMENTANO DISSERVIZI.
(DIRE - Notiziario Minori) Milano, 14 ott. - Crescono le
segnalazioni da parte delle famiglie con bambini disabili in eta'
scolare: mancano gli insegnanti di sostegno, diminuiscono le ore
a disposizione di ogni ragazzo, sono tanti i ritardi nel
reperimento dei docenti. A lanciare l'allarme e' la Ledha, la
lega per la difesa dei diritti delle persone con disabilita':
"Dai dati ministeriali- spiega il direttore Giovanni Merlo- non
risulta nessun tipo di taglio, ma noi riceviamo segnalazioni di
stampo contrario. Mai avuto come quest'anno un numero cosi' alto
di chiamate: i genitori lamentano meno ore di sostegno assegnate
ai loro figli rispetto a quelle dell'anno precedente, parlano
della carenza di educatori comunali e di disservizi legati al
mancato reperimento dei docenti, a quasi un mese dall'avvio
dell'anno scolastico". Circa 5 mila il numero di nuovi alunni le
cui famiglie hanno fatto richiesta di riconoscimento di
situazione di handicap nel 2008. Tra i casi segnalati c'e' quello
di un bambino della provincia di Pavia: grave disabilita',
genitori immigrati regolari e un ritardo da parte del Comune che
non ha predisposto l'assistenza educativa che di solito supplisce
alle carenze del sostegno. Per lui la scuola materna potra'
cominciare solamente a gennaio. E da parte di molti genitori
vittime di disagi partiranno i ricorsi: "Le famiglie si
metteranno insieme per lamentare la mancanza di insegnanti: fare
ricorso paga, perche' sono diritti esigibili e non soggetti a
tagli", ha annunciato Merlo.
Bersaglio dell'associazione anche la cronica mancanza di
continuita' didattica, dovuta alle mancate immissioni in ruolo: i
supplenti sono spesso annuali e, convocati tra agosto e
settembre, si trovano a scegliere una delle scuole disponibili,
che spesso non e' quella dell'anno precedente. Altro grave
problema e' il sovraffollamento delle classi. "Il decreto
ministeriale numero 141 del 1999- spiega Donatella Morra,
referente scuola per Ledha nel gruppo 'Alunno disabile' presso la
regione Lombardia- fissava il numero di alunni disabili per
classe a uno nel caso di handicap grave e a massimo due se lieve.
Il Dpr numero 81 del 2009 ha abolito di fatto il tetto massimo e
ha accorpato le classi successive alla prima (dove il numero di
alunni non dovrebbe essere superiore a 20): risultato, in altre
regioni si e' arrivati anche a 5 alunni disabili in aula, in
Lombardia a 3 e piu'". Inoltre, "le nuove certificazioni sono
considerevolmente aumentate, senza un parallelo incremento delle
ore di sostegno assegnate alle istituzioni scolastiche. Le scuole
spartiscono percio' le ore di sostegno con logiche aritmetiche
che hanno ben poco a che vedere con la soddisfazione dei bisogni
e delle effettive esigenze degli alunni disabili. Lo fanno per
dare un contentino a tutti- conclude Morra- ma per non soddisfare
nessuno".
(Wel/ Dire)
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