ALL'AQUILA ARRIVATO IL FREDDO, NON ANCORA LE SCUOLE
I MODULI NON SONO PRONTI, SCATTANO LE PROTESTE TRA I TERREMOTATI.
(DIRE - Notiziario Minori) L'Aquila, 14 ott. - Alla fine e'
arrivato, il tanto temuto "freddo" aquilano, anche se con un po'
di ritardo, benche' tutti adesso sembrano mostrare quasi sorpresa
di fronte alla cima innevata del Gran Sasso. In un clima di
sgomento generale alzano la voce le mamme di alunni di alcune
scuole elementari aquilane che vedono i propri figli "andare a
scuola" in tendoni situati all'interno di alcune tendopoli
nell'attesa che vengano ultimati e consegnati i famosi Musp,
Moduli ad uso scolastico provvisori, che avrebbero dovuto essere
pronti il 5 ottobre.
Ieri mattina, davanti al tendone pneumatico adibito a scuola
in cui sono ospitati gli alunni della scuola primaria di Pianola,
frazione del Comune dell'Aquila, a 4 chilometri dal centro della
citta', un gruppo di genitori ha fortemente protestato: "Questi
bambini sono stati trattati come studenti di serie B. Dal 5
ottobre vanno a scuola in un tendone: sono 80, divisi in 5
classi, dai 5 ai 10 anni che devono restare per ore fermi con
temperature bassissime e i banchi ogni mattina bagnati a causa
della condensa. Devono indossare due cappotti. Dicono che il Musp
sara' pronto in pochi giorni, ma ancora non asfaltano la piazzola
antistante, e con il maltempo chissa' quando lo faranno. Intorno
e' un cantiere a pieno regime".
"Il Musp di Pianola avrebbe dovuto essere pronto il 5-
conferma Armando Rossini, dirigente scolastico del Circolo
didattico 'Gianni Rodari' del quale fa parte la scuola primaria
di Pianola- e capisco il disagio e la preoccupazione dei
genitori. Domani i bambini saranno ospitati nei locali (palestra
e spazi liberi) di un'altra scuola, quella di Pile, in muratura,
la meno danneggiata dal sisma, con la speranza che sia rispettata
la data del 15 ottobre come consegna del Musp di Pianola, che mi
e' stata comunicata stamattina".
Ma quelli di Pianola non sono gli unici studenti costretti a
far lezione nelle tende: a Barete e Campotosto, nell'attesa delle
case in legno prefabbricate che ospiteranno le scuole, stessi
problemi e stessa situazione. Ma molti dei 16.803 studenti,
tornati a scuola tra L'Aquila e gli altri comuni del cratere,
sono in attesa della "definitiva" sede provvisoria del proprio
istituto: risultano infatti pronti, in un panorama in continuo
divenire, meno di 15 dei 33 Musp previsti per far fronte al
fabbisogno scolastico dopo il terremoto.
(Wel/ Dire)
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