IL 16-17 OTTOBRE A PALERMO INCONTRO PATROCINATO DALLA SIMA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 ott. - Si svolgera' a Palermo
il 16 e 17 ottobre il corso residenziale "Dal Neonato
all'Adolescente, novita' e vecchi problemi: l'utilizzo del GH nei
soggetti SGA - Handover dal PdF al MMG". Il corso, accreditato
presso il ministero della Salute, e' stato organizzato dalla
divisione studi e ricerche della Federazione italiana medici
pediatri di Palermo (Di.Stu.Ri.-Fimp) e dall'Associazione
palermitana "Cresc.Endo - Onlus", con il patrocinio dalla
Societa' italiana di medicina dell'adolescenza (Sima) e
dall'Associazione medici endocrinologi (Ame). Le due giornate
avranno lo scopo di mettere a fuoco alcuni aspetti della salute,
all'inizio e alla fine dell'area pediatrica: la neonatologia e
l'adolescentologia.
"Ci si occupera' dei neonati SGA (Small for Gestational Age),
ovvero quei soggetti che presentano peso e/o lunghezza alla
nascita inferiore al 3 percentile o alle - 2 DS- spiega il dottor
Salvatore Chiavetta, consigliere nazionale Sima- i quali, fino a
pochi decenni fa, non venivano considerati dei 'soggetti a
rischio'. Si e' riscontrato, invece, che costoro presentano una
probabilita' maggiore di sviluppare, in eta' adulta, iposomia,
sindrome metabolica e disturbi dell'attenzione".
Nonostante non risulti ancora del tutto chiarita l'etiologia
che sottende l'associazione SGA e le patologie dell'eta' adulta,
soprattutto per quanto riguarda la bassa statura, e' stato
approvato anche in Italia il trattamento con l'ormone della
crescita biosintetico il cui costo, a differenza di altri paesi,
rimane pero' a carico delle famiglie.
"L'obiettivo dell'incontro- continua Chiavetta- e' quello di
creare una maggior collaborazione intersettoriale fra tutte le
componenti del 'System Care', dando l'impulso all'elaborazione di
un protocollo condiviso dalla rete assistenziale per il follow up
dei bambini nati SGA, per la prevenzione delle alterazioni
neuro-endocrino-metaboliche del bambino nato SGA".
La seconda giornata di incontri sara' dedicata al problema del
passaggio degli adolescenti dalle cure del pediatra di famiglia a
quelle del ,medico di medicina generale. "Individueremo- prosegue
l'adolescentologo- i percorsi piu' appropriati per una
prevenzione attiva e l'educazione alla salute. I medici del
territorio si configurano come 'sentinella' del disagio
giovanile- dice- nel tentativo di riconoscere i segnali di
allarme lanciati dall'adolescente, ma anche, e soprattutto, di
'regista' degli interventi sia preventivi che di tutela
socio-sanitaria che sono sicuramente multidisciplinari." Secondo
Chiavetta, infatti, pediatra e medico di medicina generale
"devono rappresentare, per le eta' di loro competenza, la
cerniera tra l'adolescente, la famiglia, la scuola; ad essi e',
quindi affidato il ruolo d'interlocutore privilegiato non solo
per gli aspetti che riguardano la clinica, ma anche per quelli
psico-sociali".
Eppure sembra esserci uno spazio temporale nel corso
dell'adolescenza, che il piu' delle volte si identifica tra la
cessazione dell'assistenza da parte del pediatra e la presa in
carico del medico generale, in cui l'adolescente, di fatto,
rimane orfano di assistenza, intesa come "l'ombrello offerto da
chi puo' esercitare un ruolo di tutor sanitario, ma anche di
punto di riferimento e di adulto di fiducia per il giovane". In
alcuni casi, infatti, il passaggio tra pediatra e medico di
medicina generale, avviene dopo mesi o anni a causa della
regolarizzazione amministrativa. "Inoltre- riprende- la
complessita' e la specificita' della materia, assieme alle
caratteristiche del profilo psico-comportamentale
dell'adolescente, hanno spesso portato ad un approccio incongruo
sia sotto il profilo metodologico sia sotto quello clinico e
psicologico da parte del pediatra e del medico generale".
L'incontro, dunque, si propone di creare la base per
l'individuazione di percorsi formativi, comuni alle due figure
professionali, che possano consentire un'ottimale handover
dell'adolescente dal pediatra al medico di medicina generale, e
per elaborare possibili risposte efficaci alle problematiche
adolescenziali risolvibili, con strategie operative finalizzate
alla promozione della salute.
(Wel/ Dire)