DIRITTI, ECCO LA CARTA PER LE PARI OPPORTUNITÀ
PROMOSSA A MILANO DALLE ASSOCIAZIONI, SOTTOSCRITTA DA 16 IMPRESE.
(DIRE - Notiziario Minori) Milano, 7 ott. - Genere, eta', disabilita', etnia, religione o orientamento sessuale non devono piu' essere un ostacolo all'affermazione professionale. Presentata a Milano la Carta per le pari opportunita' e l'uguaglianza sul lavoro, promossa da Fondazione Sodalitas, Associazione italiana delle aziende familiari, Aidda, Impronta etica, Unione cristiana imprenditori dirigenti e Ufficio nazionale Consigliera di Parita'. Gia' 16 imprese hanno sottoscritto la carta, aderendo al decalogo che ha come obiettivo quello di valorizzare il pluralismo e le pratiche inclusive nel mondo del lavoro. "Comincia a muoversi qualcosa- ha commentato Gian Francesco Imperiali, vice presidente di Assolombarda-: va fatta una lotta contro tutte le discriminazioni -etiche, sessuali o di diversita'- ed e' importante riconoscere le individualita' delle persone che lavorano nelle nostre aziende. Certi principi e concetti vanno fatti entrare a tutti i livelli e bisogna monitorare periodicamente l'andamento delle pari opportunita'". L'azienda va intesa come una comunita' di valori, non solo di interessi- ha spiegato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in un videomessaggio recapitato al convegno-. I diritti fondamentali del lavoratore sono la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, l'acquisizione di competenze e conoscenze che rendono la persona protagonista del lavoro e un'equa remunerazione, che non significa remunerazione egualitaria ma diversa dalla parita' di opportunita'. Con il ministro Carfagna (titolare del dicastero delle Pari opportunita', ndr) lavoreremo a un disegno di legge sulla modulazione degli orari di lavoro e sulla disponibilita' dei servizi di cura per i minori e i non autosufficienti, per la diffusione di servizi strutturati e nidi familiari, le cosiddette 'mamme di giorno' e abbiamo assegnato alla Fondazione per la Responsabilita' sociale d'impresa compiti congruenti con questi temi. Come dice l'enciclica del Papa, 'Caritas in veritate', ci auguriamo che si possa generare uno sviluppo umano sostenibile". "Condivido tutti i punti della Carta e, come Ministero, valuteremo la via per arrivare a un protocollo d'intesa tra il dipartimento e Fondazione Sodalitas- ha detto Simonetta Matone, Capo di Gabinetto per il Ministero per le Pari Opportunita'-, ma sono convinta che a volte ci sia una sorta di autoesclusione o autocensura da parte delle donne". "Ha ragione- ha aggiunto Diana Bracco, presidente di Fondazione Sodalitas-: le donne sono tutte molto brave nel loro lavoro, ma e' come se avessero timore di mettersi in gioco in un contesto piu' complesso. C'e' poi da valutare se sia un bene che le donne entrino in una logica maschile di lobby e politica. Riguardo alla carta, documenti analoghi hanno gia' avuto grande successo in altri paesi come Francia e Germania, dove tante aziende hanno scelto volontariamente la cultura dell'inclusione e della valorizzazione dei talenti e delle risorse umane in tutte le loro diversita'. La difficolta' oggettiva della situazione economica attuale non deve farci perdere di vista il fatto che garantire pari opportunita' tra le diverse categorie di lavoratori e' prima di tutto un'opportunita' per l'impresa. Per noi imprenditori impegnarsi per l'integrazione non e' solo un imperativo etico imprescindibile, ma anche una vita per preaprarci ad affrontare al melgio le sfide che presto i mercati torneranno a porci. Il primo riferimento e' all'immigrazione, lavoratori extracomunitari, la cui presenza e' necessaria per ragioni demografiche e di mansione. Il secondo e' alle persone disabili, le piu' disarmate". L'adesione alla Carta e' libera, queste le aziende che hanno finora sottoscritto: Abb, Accor services italia, Banca popolare di milano, Bracco spa, Dual sanitaly, Gruppo Nestle' in italia, Marioboselli group, Ibm italia, Incartel group, L'oreal Italia spa, Pirelli, Pirene, Saet, Sodexo Italia, Unipol gruppo finanziario, Vin service. Sul sito www.cartapariopportunita.it si possono avere tutte le info, consultarne il testo, richiedere l'adesione per la propria azienda e accedere a buone pratiche messe in atto da aziende cheda piu' tempo sono attive e all'avanguardia sulla gestione delle diversita' in azienda. (Wel/ Dire)
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