(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 ott. - (di Ada Maurizio, Dirigente scolastico SMS Esopo Roma) - Nella scuola italiana gli alunni con diagnosi di disabilita' sono attualmente circa il 2/3% della popolazione scolastica. Ad essi si aggiungono quelli con bisogni educativi speciali (BES) e che rappresentano circa il 15% del totale degli alunni. Dopo oltre trenta anni dalla prima legge che ha avviato l'integrazione scolastica in Italia, la 517/77, e a seguito della recente legge del 3/03/2008 che ha ratificato la Convenzione Internazionale dei diritti delle persone con disabilita', siglata a New York nel 2006, quali sono le prospettive dell'integrazione scolastica? Nella prestigiosa sede dell'Universita' della Tuscia di Viterbo, il 2 ottobre scorso, docenti, dirigenti scolastici, genitori, amministratori locali e esperti del mondo accademico si sono confrontati sul tema e hanno cercato di dare alcune risposte. Il convegno e' stato organizzato dal 3^ circolo didattico di Viterbo che ha coordinato il progetto SAQuI, Sistema di Autovalutazione della Qualita' dell'Integrazione-Inclusione presentato a un pubblico di oltre duecento persone. Il progetto S.A.Qu.I .e' stato realizzato in collaborazione con la AUSL di Viterbo (UOC di Neuropsichiatria infantile e UOC di Psicologia) e con l'Ufficio scolastico provinciale di Viterbo, in 23 scuole del territorio dove e' stata avviata lo scorso anno una ricerca-intervento per monitorare e valutare la qualita' dell'integrazione scolastica. Al termine del percorso il gruppo di lavoro di 60 persone ha prodotto il primo manuale in Italia di autovalutazione per le scuole sulla qualita' dell'integrazione scolastica. Si tratta di uno strumento di lavoro che agisce sulla cultura dell'organizzazione e che fa riferimento al modello ISO per la certificazione della qualita'. In questo caso, tuttavia, la funzione del manuale e' di aiutare chi ci lavora a leggere il funzionamento dell'organizzazione e non ha a che fare con la dichiarazione di conformita'. Le aree sottoposte a valutazione sono 23 e comprendono l'intera gestione dell'integrazione scolastica: dalla gestione delle risorse finanziarie specifiche alla valutazione dell'alunno disabile, fino ai rapporti con le ASL e con gli Enti locali. Il manuale e' stato pensato e messo a punto secondo il metodo della ricerca intervento e partendo da un'ipotesi di lavoro particolarmente innovativa: e' possibile ottenere in una organizzazione con un certo grado di complessita', come l'insieme di scuole di un territorio, un cambiamento "produttivo" verso determinati obiettivi mediante l'utilizzo della "situazione" ricerca-intervento e di strumenti facilitanti come il manuale di autovalutazione e lo scambio di visite tra pari. Tre scuole del viterbese hanno sperimentato il manuale, costituendo al loro interno gruppi di valutatori che nel corso dell'anno scolastico hanno effettuato le visite nelle scuole coinvolte con l'obiettivo di conoscere e apprendere dalle varie realta' e non certo per promuovere l'omologazione. Al termine delle visite, il gruppo, composto da sei docenti (due curricolari, due di sostegno e le due funzioni strumentali rispettivamente sulla valutazione e sull'integrazione) ha stilato la relazione finale con l'indicazione dei possibili interventi di miglioramento e delle necessarie revisioni del manuale. L'esperienza di Viterbo, il cui valore e' stato richiamato e riconosciuto anche dal MIUR presente al convengo con alcuni rappresentanti, costituisce senza dubbio un esempio da estendere alle scuole che mettono al centro dell'offerta formativa l'autovalutazione come processo di costante miglioramento dell'organizzazione. Per informazioni sul progetto SAQuI ci si puo' rivolgere alla responsabile del 3^ Circolo didattico prof.ssa D'Incecco 3393476761 e all'indirizzo convegniterzocircolo@libero.it (Wel/ Dire)