IN 37 PAESI, L'86% TRA I 2 E I 14 ANNI SUBISCE AGGRESSIONI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 ott. - "Piu' di 1 miliardo di
bambini vive in paesi o territori colpiti da conflitti armati e
circa 300 milioni di questi bambini hanno meno di 5 anni; 64
milioni di giovani donne tra i 20 e i 24 anni hanno riferito di
essersi sposate prima dei 18 anni". Nel 2007 non e' stata
registrata la nascita di circa 51 milioni di bambini, quasi meta'
dei quali in Asia Meridionale. Da un'indagine effettuata su 37
paesi, risulta che l'86% dei bambini dai 2 ai 14 anni patisce
punizioni fisiche e/o aggressioni psicologiche". E' quanto
dichiara il Presidente dell'Unicef Italia, Vincenzo Spadafora,
presentando alcuni dei dati contenuti nel nuovo rapporto "I
progressi dell'infanzia".
Per Spadafora, "nonostante i progressi compiuti, violenza e
sfruttamento rimangono una dura realta' nella vita di molti
bambini".
Secondo il rapporto, milioni di ragazzi e ragazze di tutto il
mondo sono vittime della tratta, sono privi delle cure
genitoriali o della registrazione alla nascita di cui hanno
bisogno per frequentare la scuola e per accedere all'assistenza
sanitaria di base. Milioni di ragazzi sono costretti a lavorare
in condizioni pericolose, mentre altri subiscono violenze o abusi
all'interno delle loro stesse case, nelle loro scuole, nelle loro
comunita', nelle istituzioni o in prigione, spesso da parte di
adulti a cui e' affidata la loro cura. "I bambini in tali
circostanze- prosegue il presidente Spadafora- subiscono
violazioni fondamentali dei loro diritti umani, che provocano
danni fisici e psicologici di ampia portata, con effetti a volte
irreparabili".
"Una societa' non puo' prosperare se i suoi membri piu'
giovani sono costretti a matrimoni precoci, se vengono abusati o
costretti a prostituirsi o se vengono loro negati i diritti
fondamentali - ha affermato il direttore generale Ann M. Veneman
-. Comprendere la portata delle violazioni dei diritti dei
bambini e' un primo passo per costruire un ambiente in cui i
bambini siano protetti e abbiano l'opportunita' di sviluppare le
loro complete potenzialita'".
I DATI. Il rapporto raccoglie per la prima volta i dati su
una serie di questioni che riguardano i bambini, comprese le
violenze sessuali, la tratta, il matrimonio precoce, le punizioni
corporali, il lavoro minorile, la registrazione delle nascite, la
tradizionale pratica dannosa delle mutilazioni genitali femminili
e gli atti di violenza verso le donne all'interno del matrimonio.
Alcuni abusi - come ad esempio lo sfruttamento sessuale e la
tratta - sono spesso commessi in condizioni di segretezza e di
illegalita' e cio' rende difficoltoso il reperimento di dati
accurati.
Dove i dati sono disponibili, alcuni progressi sono evidenti.
Per esempio, i dati mostrano che in Bangladesh, Guinea e Nepal -
tre paesi dove il matrimonio precoce e' diffuso - l'eta' media
per sposarsi e' in aumento, nonostante sia ancora al di sotto dei
18 anni di eta'. Il rapporto individua inoltre una lenta
riduzione della mutilazione/escissione dei genitali femminili nei
paesi in cui tale abuso e' comune.
Il rapporto offre, inoltre, una strategia per migliorare la
protezione dei bambini, individuando cinque aree di attivita' che
sono necessarie per rendere migliore l'ambiente che circonda i
bambini: migliorare i sistemi di protezione dei bambini;
promuovere il cambiamento sociale; rafforzare la tutela in caso
di emergenza; consolidare le partnership per avere un maggiore
impatto; raccogliere dati affidabili e utilizzarli per ottenere
risultati concreti per i bambini.
Altri dati del rapporto: sono piu' di 2 milioni i bambini
affidati a istituti assistenziali in tutto il mondo; oltre un
milione di bambini vengono detenuti contemporaneamente nei
sistemi giudiziari. Piu' della meta' dei bambini in stato di
detenzione in tutto il mondo, non sono stati ne' processati ne'
condannati.
Nel 2007, in alcune parti del mondo, la nascita di due bambini
su tre non e' stata registrata. In Somalia e Liberia meno del 5%
delle nascite sono registrate (e la registrazione della nascita
e' un elemento importante nella costruzione di un ambiente
protettivo per i bambini per una serie di ragioni, anche per il
fatto che senza un certificato di nascita sono piu' vulnerabili
allo sfruttamento sessuale, alle tratte e alle adozioni illegali).
E ancora: piu' di 150 milioni di bambini, tra i 5 ei 14 anni,
sono impegnati nel lavoro minorile. I dati disponibili indicano
anche una diffusa accettazione della pratica consistente nel
picchiare la propria moglie, che costituisce una forma di
violenza domestica. Dati provenienti da 68 paesi indicano che
piu' della meta' delle donne e delle bambine tra i 15 e i 49 anni
pensa che un marito sia giustificato se, in certe circostanze,
colpisce o picchia la moglie. Nella maggior parte delle regioni,
"trascurare i figli" e' il motivo citato piu' spesso per
giustificare chi picchia la moglie.
Infine, oltre 70 milioni di ragazze e di donne tra i 15 e i 49
anni si sono sottoposte a FGM/C(mutilazione/escissione dei
genitali femminili) in 28 paesi africani + Yemen. Nel 2006 18,1
milioni di bambini si trovavano in popolazioni che vivevano con
le conseguenze dello sfollamento, tra cui 5,8 milioni di
rifugiati e 8,8 milioni di sfollati.
(Wel/ Dire)