+700% IN 10 ANNI. IERI IN 60 PIAZZE D'ITALIA LA 'BIODOMENICA'.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 ott. - "Con una crescita del
700% negli ultimi dieci anni, sono ormai un milione i bambini
delle scuole che con il nuovo anno scolastico potranno consumare
nelle mense un pasto biologico". Lo hanno reso noto
l'Associazione italiana agricoltura biologica, Coldiretti e
Legambiente che nei giorni scorsi hanno scelto proprio un
refettorio con gli alunni per presentare un'analisi sulla
diffusione del biologico nelle scuole e far conoscere cosa
finisce nel piatto dei ragazzi italiani.
"Sono ben 791 le mense scolastiche che adottano prodotti di
qualita', locali e biologici in tutte le regioni del paese con un
aumento del 14 % rispetto all'anno precedente, sulla base dei
dati Biobank", segnalano le tre sigle. E proprio le mense bio
pubbliche, come quelle delle scuole e degli ospedali, sono state
il tema centrale della X edizione della 'Biodomenica',
organizzata da Aiab, Coldiretti e Legambiente che si e' svolta
ieri. Una giornata in cui in piu' di 60 piazze italiane i
produttori biologici hanno incontrato i consumatori con mercati,
degustazioni e laboratori.
Nonostante il quadro incoraggiante, sottolineano pero' Aiab,
Coldiretti e Legambiente, "ci sono ancora realta' in cui gli
acquisti verdi della pubblica amministrazione (Gpp), e in
particolare le mense bio, sono ancora indietro". Il 71% delle
mense bio si conta nelle regioni settentrionali e il 20% al
Centro. Mentre le prime quattro Regioni per ristorazione bio
(Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto e Friuli)
rappresentano, da sole, il 65% del totale. Al Sud, dunque, meno
del 10% delle mense bio. Casi virtuosi ci sono anche tra gli
ospedali: al Cardinal Massaia di Asti, da quando vengono servite
pietanze bio, si sono ridotti i tempi medi di degenza dei
pazienti, che costano all'ospedale 500 euro al giorno cadauno.
Nel primo semestre del 2009 "gli acquisti familiari di
prodotti biologici sono cresciuti in controtendenza del 7,4% ma
un vero boom con aumento del 18% si verifica- sottolinea il
presidente della Coldiretti Sergio Marini- per gli acquisti
effettuati direttamente dal produttore grazie a 1.645 aziende
agricole e a 208 mercatini nel 2008 secondo Biobank". Pero' "di
fronte all'aumento del 200% in due anni per cento del biologico
importato che rischia di essere spacciato come Made in Italy-
avverte Marini- e' necessario introdurre al piu' presto il
marchio del biologico italiano per consentire ai consumatori di
fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del
prodotto acquistato". "Malgrado la crisi economica, il biologico
e' uno dei pochi settori che, invece di cadere in recessione,
continua a crescere attestandosi ormai un giro d'affari intorno
ai 3 miliardi di euro- dice Vittorio Cogliati Dezza, presidente
nazionale di Legambiente- l'Italia tuttavia non consuma quanto
produce e buona parte dei suoi prodotti sono destinati
all'esportazione. A questo riguardo "sarebbe opportuno che le
pubbliche amministrazioni si impegnassero ad adottare il bio
nelle mense locali, una scelta con risvolti positivi per
l'economia e l'ambiente", aggiunge Cogliati Dezza. L'agricoltura
biologica, infatti, "costituisce sia un utile strumento di
sostegno alle economie locali, che un metodo per abbattere le
emissioni di C02- ricorda il presidente di Legambiente- non va
infatti dimenticato che il metodo di produzione bio consuma meno
energia ed emette meno gas serra in atmosfera rispetto
all'agricoltura convenzionale. Proprio per questo la diffusione
del bio nelle mense pubbliche italiane costituirebbe anche un
ulteriore occasione per combattere i cambiamenti climatici".
Nell'ambito della Biodomenica 2009, i consumatori possono
partecipare anche al concorso 'E Vai col bio!', promosso in
collaborazione con la webtv Ecozoom.tv. Basta inviare una foto o
un breve video delle proprie ricette con ingredienti biologici
per poter vincere un week end in un bio agriturismo e molti altri
premi.
(Wel/ Dire)