(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 ott. - Indagine sul bullismo dell'associazione Codici, che ha consegnato agli studenti della Lombardia e del Lazio delle scuole medie superiori un apposito questionario. Coinvolti, complessivamente, circa 600 ragazzi di eta' compresa tra i 14 e i 17anni. Il risultato? A Roma, secondo le risposte dei ragazzi, sembrano esserci piu' bulli. I dati, infatti, hanno permesso di mettere a confronto il fenomeno del bullismo nel Nord Italia (a Milano) rispetto al Centro Italia (a Roma). Dieci le domande fatte. Tra queste, quella chiave: "Secondo te nella tua scuola c'e' qualcuno che compie delle prepotenze, comportandosi da bullo?". Sia a Roma che a Milano i ragazzi hanno detto si' con percentuali molto alte: 77,78% nel capoluogo lombardo, 94,6% nella Capitale. Altra questione: "Che tipo di prepotenze vengono compiute?". Il gruppo di Milano ha risposto: furti nel 55,5% dei casi, offese e insulti nel 51%, aggressioni fisiche nel 44,4%. A Roma prevalgono prese in giro (90,7% dei casi), offese e insulti (79,2%) e scherzi pesanti (50%). Ma "dove avvengono piu' di frequente queste azioni?". I ragazzi di Milano dicono soprattutto nei corridoi (77,7%) e nel cortile della ricreazione (77,7%), mentre nella Capitale prevalentemente fuori dalla scuola, vicino all'entrata (66,9%) e nei bagni della scuola (60,7%). Inoltre, i giovani di Milano affermano che nel 55,5% dei casi il bullo agisce da solo, mentre quelli di Roma che agisce soprattutto in gruppo (50,7%). Ma come reagiscono i compagni? Per i ragazzi milanesi i loro coetanei siano spaventati (80%) o fanno finta di niente (75,56%). Nella Capitale chi assiste fa il tifo per il bullo (41,5%), oppure fa finta di niente (39,2%). Gli adulti sono per lo piu' assenti al nord, intervengono di piu' in ambito capitolino. Infine, alla domanda cruciale "A te e' capitato di..." i ragazzi della Capitale dichiarano in percentuale maggiore di assistere alle prepotenze di altri nell'80% dei casi, mentre il 23,% dichiara di subire prepotenze. Quelli di Milano affermano di assistere alle prepotenze nel 46,6% dei casi, ma il 53,33% dichiara di subirle. "La fotografia scattata dall'associazione Codici- commenta Monia Napolitano, sociologa- evidenzia che la presenza del fenomeno del bullismo e' ancora fortemente radicata tra il gruppo dei pari". Per questo l'associazione Codici invita i dirigenti scolastici a prevedere all'interno delle scuole non solo corsi di formazione per prevenire il fenomeno, ma anche i peer educator "soggetti che hanno vissuto in prima persona, sia come vittime che prevaricatori, l'esperienza del bullismo". (Wel/ Dire)