(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 nov. - Nell'ambito della rubrica curata dall'Associazione nazionale presidi (Anp) per il notiziario 'Dire Minori', pubblichiamo l'articolo a cura di Gaetano Fuiano (dirigente scolastico) e di Maria Stompanato (docente funzione strumentale) - Istituto comprensivo di Monteodorisio (Chieti).
PERCORSO DI PROGETTAZIONE
Il Progetto d'Integrazione 'Il laboratorio del sorriso' dell'Istituto Comprensivo di Monteodorisio prevede sei diversi tipi di interventi:
1. Progetto di educazione interculturale 'Aggiungi un posto a tavola': alla scoperta del proprio territorio, delle proprie origini e tradizioni, culture e cibi a confronto.
2. Progetto di educazione interculturale 'Benessere, Sicurezza, Educazione alla Cittadinanza': norme per la tutela della propria sicurezza, azioni pericolose - numeri utili - educazione stradale, tutela ambiente, Cittadinanza e Costituzione.
3. Progetto di integrazione 'Una fiaba per amico': educare alla diversita' attraverso la fiaba.
4. Corso di lingua 'Italiano come L2': alfabetizzazione e/o potenziamento della lingua italiana per alunni stranieri.
5. Progetto di integrazione 'Tutti per uno, uno per tutti': l'attivita' motoria come strumento per educare al dialogo, alla collaborazione, per sconfiggere pregiudizi, diffidenze ed egocentrismi.
6. Progetto di integrazione 'L'Arte tra le mani': l'arte in tutte le sue forme... musicale, creativa, espressiva-manipolativa...
SOGGETTI COINVOLTI
-Alunni stranieri e diversamente abili.
-I docenti e i compagni delle classi di inserimento.
-Le famiglie
STRUMENTI DI RILEVAZIONI-VERIFICHE
-Osservazione diretta degli atteggiamenti degli alunni in classe e fuori
-Conversazione
-Test orali e scritti
-Confronto fra docenti di classe, di modulo, di plesso. Le verifiche saranno periodiche e finali, condotte dai docenti coinvolti nelle diverse attivita' previste dal progetto stesso. Confronti verranno effettuati all'interno delle commissione Intercultura di Istituto.
DURATA Tutto l'anno scolastico.
RISULTATI ATTESI
-Facilitazione nell'inserimento e nell'integrazione
-Miglioramento della socializzazione
-Miglioramento del rendimento scolastico
-Conseguimento di una discreta autonomia linguistica
-Partecipazione al lavoro attivo della classe
-Raggiungimento di determinati obiettivi delle programmazioni disciplinari
-Accettazione e comprensione della diversita'
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI:
analisi della situazione. Nell'Istituto Comprensivo la maggior parte degli alunni diversamente abili presenta un ritardo cognitivo lieve-medio, spesso associato a situazioni di disadattamento e svantaggio socio-culturale. Gli alunni sono inseriti in un contesto scolastico nel quale sono presenti le seguenti risorse: il dirigente scolastico, gli insegnanti specializzati e curricolari, l'e'quipe multidisciplinare dei centri di riabilitazione, gli assistenti educativi, il personale non docente, genitori e materiale (sussidi, arredi, spazi). Ai fini di una migliore integrazione scolastica dell'alunno, tutti i soggetti coinvolti sono interdipendenti, ciascuno ha una sua funzione e riveste uno specifico ruolo. In particolare gli insegnanti specializzati per le attivita' di sostegno interagiscono con docenti e alunni per sviluppare relazioni di aiuto reciproco all'interno della comunita' scolastica e quindi organizzano, coordinano e promuovono la gamma delle risorse necessarie. Inoltre, tali figure professionali, consentono di realizzare in modo piu' efficace 'elementi di flessibilita''.
FINALITÀ Favorire il benessere psicofisico dell'alunno.
OBIETTIVI
-Favorire l'autonomia personale e sociale di ogni singolo alunno.
-Stimolare ogni alunno a sviluppare al massimo le proprie potenzialita'.
-Soddisfare il bisogno di apprendimento seguendo progetti personalizzati.
-Facilitare rapporti amicali e collaborativi tra compagni.
-Creare e mantenere nel contesto scolastico un clima positivo che faciliti l'apprendimento e aiuti gli alunni a sentirsi accettati.
-Adattare le caratteristiche strutturali e organizzative della scuola in modo da renderla funzionale al soddisfacimento dei bisogni di ogni singolo alunno.
ALUNNI STRANIERI:
analisi della situazione. Nel nostro Istituto gli alunni stranieri rappresentano circa l'11% della popolazione scolastica. Essi provengono da nazionalita' diverse, con differenze culturali e diversita' sociali notevoli, con storie e vissuti a volte molto complessi, spesso tale situazione e' ulteriormente complicata dall'inserimento in corso d'anno di alunni stranieri. E' necessario quindi promuovere l'educazione interculturale e i processi che tendono alla integrazione degli alunni stranieri, operando nella concretezza quotidiana delle situazione per incontrare, conoscere, comprendere, accettare nel rispetto della diversita'. La diversita' deve essere intesa come risorsa, arricchimento, finalita' educativa in vista di una convivenza basata sulla cooperazione, lo scambio, l'accettazione produttiva delle diversita' come valori ed opportunita' di crescita democratica. L'integrazione va vista in tale ottica, va intesa come processo aperto e correlato con il riconoscimento e la valorizzazione di tali identita'.
FINALITÀ
-Educazione alla mondialita' e multiculturalita'
-Riduzione dei fenomeni di intolleranza e razzismo
-Alfabetizzazione degli stranieri
-Successo formativo e positiva integrazione scolastica.
AREE DI INTERVENTO:
- Accoglienza
-Raccogliere informazioni e dati sugli alunni
-Raccogliere dati sulla loro storia scolastica, sulla loro biografia linguistica attraverso l'osservazione/valutazione delle competenze all'ingresso
-Creare contatti con le famiglie ricorrendo, se necessario, all'aiuto di mediatori e traduttori (altri genitori stranieri presenti nella scuola, connazionali...)
-Individuare i bisogni specifici di apprendimento
-Realizzare attivita' di accoglienza, per ridurre l'ansia, la diffidenza, la distanza
-Stabilire contatti con enti e associazioni del territori
-Acquisire materiali, risorse e testi presso centri di documentazione
-Presentare l'organizzazione scolastica alle famiglie
APPRENDIMENTO DELL'ITALIANO
L2 Obiettivi
-Favorire un passaggio graduale e non traumatico dalla lingua del paese d'origine a quella del paese ospitante
-Arricchire il vocabolario di base dei singoli alunni
-Utilizzare il processo di apprendimento della lingua italiana come mezzo di comunicazione, conoscenza e scambio culturale
-Utilizzare la comunicazione verbale e scritta per l'espressione dei bisogni e dei vissuti quotidiani
-Promuovere l'apprendimento della lingua italiana come strumento per gli altri apprendimenti.
EDUCAZIONE INTERCULTURALE
Obiettivi
1. Favorire una positiva immagine di se', della propria cultura
2. Favorire lo sviluppo di una positiva immagine degli altri, di altri gruppi etnici, di altre culture, di altri popoli
3. Comprendere che ogni persona e' portatrice di diversita' (fisiche, ideologiche, di mentalita', di comportamento,...) e saper apprezzare il valore della diversita'
4. Aiutare gli alunni a riconoscere altri punti di vista e ad acquisire la consapevolezza di avere una concezione del mondo non condivisa da tutti
5. Aiutare gli alunni a sviluppare conoscenze, atteggiamenti, valori importanti per vivere in una societa' multietnica e multiculturale.
MODELLO ORGANIZZATIVO DEL PROGETTO DI INTEGRAZIONE
Per raggiungere tali obiettivi si rende necessaria la disponibilita' di risorse e competenze didattiche in una vasta gamma di settori curriculari per venire incontro a particolari difficolta' di apprendimento. Inoltre, gli insegnanti devono incontrarsi, confrontare esperienze, risolvere problemi e aiutarsi a vicenda ad affrontare i compiti quotidiani. Tali incontri di programmazione e verifica sono indispensabili per coordinare gli interventi e stabilire buoni livelli di comunicazione ai fini dell'integrazione scolastica. La realizzazione degli obiettivi sopra elencati, puo' essere considerevolmente facilitata attraverso l'utilizzo di
-una rete integrata di risorse di sostegno.
-Infatti, solo organizzando la vita scolastica in tutte le sue componenti si potra' fare un sostanziale passo in avanti nel realizzare una scuola come 'comunita' solidale' che integri e valorizzi tutte le differenze e risponda con sensibilita' ai vari bisogni.
ORGANIZZAZIONE DEI DOCENTI COINVOLTI
La riuscita del presente Progetto di integrazione presuppone da parte di tutti i docenti coinvolti:
-una conoscenza dei bisogni formativi di ogni singolo alunno;
-una progettualita' educativa e didattica attenta alle diversita' motivazionali e cognitive di chi apprende;
-un'organizzazione didattica calibrata sul progetto educativo personalizzato;
-una scelta motivata e programmata di tempi, spazi, gruppi di attivita', metodologie;
-un rapporto interattivo con le famiglie e con chi si fa carico dell'alunno fuori della scuola al fini di ottimizzare i diversi interventi formativi;
-una particolare attenzione a regolare costantemente il processo di integrazione in funzione dei dati progressivamente acquisiti;
-la capacita' di costruire relazioni professionali e un'organizzazione del lavoro in grado di valorizzare le risorse umane dei diversi operatori scolastici.
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI
I luoghi dell'esperienza scolastica possono favorire sia l'apprendimento a livello cognitivo che lo sviluppo psicosociale degli alunni. Essi acquistano una forte valenza affettiva nel processo di integrazione perche' portatori di
-tracce della storia personale e di gruppo.
-Per tale ragione gli insegnanti devono avere particolare cura nell'individuare e predisporre adeguatamente tutti gli spazi utilizzabili nel contesto scolastico. La scuola diviene educativamente vissuta solo quando spazi e arredi non vengono lasciati alla casualita' e alla improvvisazione, ma sono predisposti al fine di facilitare l'incontro di ogni alunno con le persone, gli oggetti e l'ambiente.
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
Un altro aspetto fondamentale al fine di una effettiva integrazione scolastica riguarda l'organizzazione di attivita' svolte in gruppi. Tali attivita' consentono all'alunno di 'apprendere e di crescere con gli altri'. I docenti sono chiamati ad impegnarsi nello sviluppo del progetto previsto per l'alunno in situazione di handicap attraverso la conduzione di attivita' con il gruppo classe/ sezione, con il gruppo medio e con il piccolo gruppo. Il gruppo classe/sezione, si caratterizza come elemento significativo di relazioni affettive e di sviluppo del senso di sicurezza e appartenenza. Il gruppo medio (composto da 8-10 alunni) consente il superamento organizzativo della classe per usufruire di altri spazi strutturati e tempi educativi, per favorire migliori condizioni di apprendimento e consolidare i rapporti interpersonali. Il piccolo gruppo (composto da 3-4 alunni) e' il luogo ideale per realizzare itinerari fortemente individualizzati, in relazione alle condizioni e alle caratteristiche personali degli alunni.
METODOLOGIA DIDATTICA
Gli alunni verranno inseriti in tutte le attivita' didattiche sia nel grande che nel piccolo gruppo. L'individuazione di 'tutor', tra i compagni, all'interno del gruppo servira' a svolgere le varie attivita', che tenendo conto delle attitudini e delle abilita', si pongono come riferimento di aiuto a seconda delle varie esigenze e necessita', realizzando quella unione di complementari che rendono integro il processo di apprendimento in tutti i suoi aspetti: cognitivi, sociali e affettivi. Il docente che alternativamente sara' di sezione o di sostegno partecipa alla relazione con il grande e piccolo gruppo, fornendo le spiegazioni, il materiale e mostrando la dinamica dell'insegnamento. Il momento di rapporto duale del docente di sostegno con l'alunno in difficolta' tenderanno ad una riduzione graduale e costante fino alla loro quasi completa sostituzione con gli interventi nel gruppo.
(Wel/ Dire)