(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 nov. - Confrontare il parere dei pediatri e quello delle mamme su quanto considerassero importante - per il complessivo benessere psicofisico dei loro figli - il verificarsi di alcune situazioni. E' questo l'obiettivo dell'indagine sul 'Benessere dell'infanzia e dell'adolescenza' presentata al 65esimo Congresso Nazionale della Societa' Italiana di Pediatria in corso a Padova, realizzata dalla Societa' Italiana di Pediatria in collaborazione con l'Osservatorio Chicco e il settimanale 'Donna Moderna'. Quindici domande sono state rivolte a un campione di 600 pediatri e poi proposte a oltre 4.000 lettrici di Donna Moderna: si chiedeva di dare un voto da 0 a 5 ad ogni domanda per sottolineare l'importanza che si attribuiva alla situazione proposta. Considerando le prime 5 priorita' espresse da pediatri e mamme si e' riscontrato un sostanziale accordo su tre aspetti importanti: il saper porre limiti, adeguati all'eta', alle richieste dei figli (al primo posto per i pediatri e al terzo per i genitori); che sia favorita l'acquisizione di corrette abitudini alimentari al bambino fin dallo svezzamento partendo dall'esempio in famiglia (al terzo posto per i pediatri e al quinto per le mamme) e che il bambino non sia esageratamente caricato di impegni e aspettative da parte della famiglia (indicata come quarta priorita' sia da pediatri che da mamme). "Che ci sia una buona identita' di vedute tra mamme e pediatri su tre aspetti cosi' delicati per la corretta crescita fisica e psichica di un bambino- afferma Pasquale Di Pietro, presidente della Societa' Italiana di Pediatria- e' un elemento molto confortante che indica, tra l'altro, il 'buon funzionamento' del rapporto mamma-pediatra". Ma tra mamme e pediatri ci sono anche significativi elementi di discordanza. Al primo posto per il benessere dei loro figli le mamme indicano la garanzia della presenza di un pediatra in ogni pronto soccorso (per i pediatri e' solo l'ottava priorita'), mentre al quinto posto i pediatri indicano l'allattamento al seno in modo esclusivo fino al sesto mese di vita, mentre le mamme relegano questo aspetto solo al tredicesimo posto. Il presidente della Sip, Di Pietro, interpreta cosi' il dato: "Per quanto concerne l'allattamento al seno la Sip ha svolto in questi anni una fortissima campagna di sensibilizzazione e motivazione dei pediatri verso questo aspetto, sollecitandoli non solo a promuovere il latte materno, ma a sostenere le mamme e - vorremmo - sempre di piu' anche la famiglia, nei momenti di difficolta'". Soddisfazione per la realizzazione dell'indagine e' stata espressa da Elena Acquavita, responsabile dell'Osservatorio Chicco: "Contribuire alla ricerca e' una delle nostre mission principali per noi, che da anni realizziamo progetti di interesse collettivo con la Societa' Italiana di Pediatria. Obiettivo di questa indagine non e' pero' soltanto quello di confrontare il pensiero dei pediatri con quello delle mamme, ma di utilizzare queste indicazioni per realizzare nel prossimo anno - sempre in collaborazione con la Sip - un progetto che possa essere di concreto supporto alle mamme". (Wel/ Dire)