(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 nov. - La decisione del governo di cancellare lo stanziamento di 103 milioni di euro per la fornitura gratuita dei libri scolastici "e' inaccettabile". Il giudizio e' di Legautonomie, che sottolinea i tre motivi per bocciare quanto stabilito dall'esecutivo: "Primo, perche' colpisce i ceti piu' deboli, privandoli di un diritto previsto dal 1964 per la scuola elementare e dal 1998 esteso, in relazione al reddito, fino alle scuole secondarie; secondo, perche' riduce ulteriormente le risorse a disposizione del sistema scolastico, gia' fortemente penalizzato dai tagli imposti dalla legge 133 del 2008; terzo - ma non certo ultimo in ordine di importanza - perche' scarica sugli enti locali (e, in ultima istanza, sulle famiglie) l'onere del costo dei libri di testo, smentendo ancora una volta le buone intenzioni federaliste dell'esecutivo Berlusconi". "Per tutti questi motivi- afferma Antonio Misiani, responsabile Legautonomie della finanza territoriale- Legautonomie chiede con forza al governo il reintegro dei fondi soppressi, ripristinando da subito l'effettivo diritto alla fornitura gratuita dei libri di testo nella scuola dell'obbligo ed al comodato nella scuola superiore, cosi' come previsto dalla normativa tuttora in vigore". (Wel/ Dire)