(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 nov. - Sedici su venti dei bambini sgomberati dal campo rom Casilino 700 il 12 novembre scorso continuano a frequentare regolarmente la scuola Iqbal Masih. "Questo dimostra che e' un gruppo attentissimo alla scolarizzazione dei figli" dice la preside dell'istituto Simonetta Salacone, che nei giorni del doppio sgombero al parco di Centocelle e all'ex deposito Heineken sulla Casilina era stata presente per mediare tra famiglie e poliziotti. I ragazzi continuano ad essere accompagnati dai genitori, la maggior parte dei quali ha trovato alloggi di fortuna, ad esempio nello stabile occupato Metropoliz sulla via Prenestina, riuscendo di fatto a restare sullo stesso territorio. Dopo una settimana di incertezza sulla sorte degli altri quattro bambini di prima e terza elementare, che non hanno piu' messo piede in classe dopo lo sgombero, si e' saputo che due si sono trasferiti in scuole sulla Salaria e sulla Tiburtina, uno e' tornato in Romania (ma prevede di rientrare in Italia). Di un altro la scuola continua ad aver perso le tracce, "ma aveva smesso di frequentare gia' prima dello sgombero", spiega la preside. Altri istituti che accoglievano bambini seguiti dall'associazione Popica e dalla Casa dei diritti sociali, provenienti sempre dal cosiddetto Casilino 700, sono la Pisacane e la Mancini, la Baracca e la scuola dell'infanzia "Sole". Un centinaio degli oltre 500 rom sgomberati dal parco di Centocelle e da via Papiria sono stati alloggiati dal Campidoglio sulla via Salaria in un'ex cartiera, a sua volta reduce da un'occupazione e da un blitz degli agenti a settembre. Accoglienza offerta dal comune due giorni dopo la distruzione del 'Casilino 700' e seguita alle prime proposte di rimpatrio assistito e di sistemazione temporanea per le sole donne e i bambini, entrambe rifiutate dai rom. "Nei primi giorni, sei bambini sono stati accompagnati dai genitori con i mezzi pubblici dalla Salaria a Centocelle per consentirgli di continuare a seguire le lezioni", racconta Daniele Ozzimo, consigliere Pd in Campidoglio. Ozzimo ha fatto parte dell'unica delegazione di 4 politici autorizzati a entrare nello stabile di via Salaria, presidiato dai vigili urbani. "Anche se dormono in due grandi ambienti riscaldati in condizioni dignitose e la protezione civile sta facendo un lavoro importante, tutto lo stabile circostante cade a pezzi- continua Ozzimo- e' un pericolo per i bambini che potrebbero infilarsi in una delle tante stanze con le vetrate spaccate, i muri semidistrutti, le plafoniere elettriche penzolanti. Inoltre hanno lamentato la mancanza di privacy, dormendo con i letti attaccati l'uno all'altro. La protezione civile sta allestendo due nuovi spazi per dare agli ospiti un minimo di intimita'". Secondo il consigliere Pd, "questo risultato e' il frutto della mancata programmazione, di un'accoglienza non prevista che l'amministrazione ha concesso obtorto collo. Con due sgomberi in 24 ore l'intento era quello di esasperare quella gente al punto di portarli ad accettare il rimpatrio assistito". "Sulla Salaria c'e' solo una minoranza- prosegue- gli altri stanno ancora gironzolando per la periferia di Roma. Alcuni bambini si sono dispersi. Cosi' si vanificano anni di lavoro degli insegnanti". Dallo sgombero delle baracche nel parco di Centocelle, sei uomini di nazionalita' rumena sono stati portati al Cie di Ponte Galeria, anche se cittadini comunitari. "Per motivi di pubblica sicurezza hanno ricevuto un decreto di allontanamento urgente- spiega il dirigente dell'Ufficio Immigrazione della questura Maurizio Improta- e sono stati trattenuti all'interno del centro in attesa dei documenti dalla Romania per il rimpatrio". (Wel/ Dire)