(DIRE - Notiziario Minori) Bari, 23 nov. - Una fotografia aggiornata e dettagliata, quella che venerdi' mattina la Regione, Puglia con l'assessorato regionale alla Solidarieta', presenta sul fenomeno dei minori fuori famiglia e sul sistema di offerta di strutture e servizi per i minori fuori dall'ambito familiare. Un monitoraggio che ha interessato tutti i 258 comuni del territorio regionale al 31 dicembre 2008. In tutto il territorio pugliese sono 3.321 i minori allontanati dalla famiglia di origine, pari allo 0,44% del totale dei bambini residenti in Puglia (758.813). Il 63,5% dei minori fuori famiglia ha tra gli 11 e i 17 anni di eta', mentre l'11,6% ha meno di 5 anni. I piu' grandi sono anche quelli che piu' difficilmente intraprenderanno il percorso dell'affido familiare e, se accolti in comunita' familiare o educativa, sono destinati piu' spesso a rimanerci fino alla maggiore eta'. Tra i minori sottoposti a provvedimenti di allontanamento dalla famiglia di origine, 2.723 sono italiani (pari all'82%) e 598 minori stranieri (18%). Rispetto al 2007 risulta, dunque, un incrementato netto del 4%. Tuttavia, come sottolineano dalla Regione, questa crescita e' spiegata principalmente dalla maggiore numerosita' dei minori stranieri fuori famiglia: i cosiddetti minori stranieri non accompagnati, passano dal 173 nel 2007 a 425, per la gran parte accolti in comunita' educative e comunita' familiari. La maggiore presenza di minori stranieri non accompagnati si registra nei Comuni delle province di Bari e di Foggia che da sole accolgono il 67% di tutti i minori stranieri individuati in Puglia. Questo aumento, se da una parte denota l'attenzione delle amministrazioni locali alla presenza di minori non accompagnati che, giacche' intercettati, vengono sottratti da potenziali forme di abuso e di rischio, dall'altro preoccupa le piccole amministrazioni locali per l'esborso esoso a cui sono sottoposte per obbligo di legge. Anche perche' sono proprio i minori stranieri ad essere soprattutto inseriti in comunita' residenziali piuttosto che in percorsi di affido, a causa della temporaneita' della situazione. Infatti, su 598 bambini stranieri, 505 cioe' l'84,4% vengono accolti in comunita'. Il fenomeno dei bambini stranieri non deve pero' indurre in errore nella valutazione complessiva. Rispetto al passato, infatti, anche grazie agli investimenti effettuati dalla regione Puglia in questo settore, vi e' un netto incremento della misura dell'affido familiare. Circa il 42% dei minori fuori famiglia sono infatti inseriti in un'altra famiglia, tramite appunto la misura dell'affido. Ancora alto - ma il dato risente del numero complessivo dei bambini stranieri - il numero dei minori accolti in comunita' residenziali (il 57%). Ancora ai Comuni delle province di Bari e Foggia il primato dell'utilizzo della misura dell'affido (insieme raggiungono il 53%) che e' senz'altro da preferire in termini di cura, oltre che di onerosita', a quella dell'inserimento in residenze. In Puglia risultano esserci 144 strutture residenziali autorizzate e operanti per un totale di 1.435 posti letto. "La nostra regione- e' il commento dell'assessore regionale alla Solidarieta' sociale Elena Gentile- sta puntando molto sulla misura dell'affido: dal 2007 ad oggi abbiamo definito in maniera chiara la normativa, abbiamo redatto le linee guida regionali sull'affido e abbiamo sostenuto economicamente i comuni nell'attivazione di progetti a sostegno dell'affido e delle famiglie affidatarie, che prevedono servizi domiciliari, sostegno alle coppie e contributi economici per l'affido, con una spesa stimata complessiva che supera i 5 milioni di euro". (Wel/ Dire)