SCUOLA, IN SICILIA 4040 CASI EVASIONE E 4312 ABBANDONI
NEL 2008/09 QUASI 21.000 DISABILI, POCHI ASSISTENTI DISPONIBILI.
(DIRE - Notiziario Minori) Palermo, 23 nov. - In Sicilia nell'anno scolastico 2008-2009 si sono registrati 4040 casi di evasione scolastica e 4312 casi di abbandoni, mentre gli alunni immigrati erano 14.521 e gli studenti disabili 20.984 a fronte di una disponibilita' di assistenti personali ridottissima. Sono alcuni dei dati emersi dal convegno "Diritti e rovesci nella realta' siciliana", promosso dall'assessorato provinciale ai Diritti Umani di palermo, guidato da Pietro Alongi, e organizzato dalla cooperativa sociale "Arche'" che si e' svolto venerdi' presso la sala conferenze del centro direzionale della Provincia, in via San Lorenzo. Maurizio Gentile, coordinatore dell'Osservatorio contro la dispersione scolastica dell'Ufficio scolastico regionale ha sottolineato come "ancora oggi esiste una grave negazione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, e cresce anche il malessere dell'eta' evolutiva cosi' come il consumo di alcolici nei minori, addirittura a partire da 11-12 anni". Gentile ha riportato anche i dati di un dettagliato check up sul diritto allo studio dei minori in Sicilia e ha sottolineato come la provincia sia l'unica ad occuparsi dell'assistenza specialistica a studenti disabili, in particolare per quanto riguarda ciechi e sordomuti. "Impegnarsi per affermare l'inderogabilita' dei diritti dell'infanzia- ha affermato in apertura il presidente della Provincia, Giovanni Avanti- e' compito di tutti noi e delle istituzioni in particolare. La provincia ha intrapreso un percorso in questa direzione e nel piano strategico per lo sviluppo del territorio abbiamo previsto un piano sociale per definire un quadro dei bisogni, senza alcuna sovrapposizione con la legge 328, ma anzi andando oltre, per un progetto da condividere con il partenariato sociale". "Abbiamo fra l'altro presentato- ha sottolineato il vice presidente Pietro Alongi- un progetto con il Pon Sicurezza per la realizzazione di 4 case famiglia a favore di figli di immigrati clandestini. Il nostro obiettivo e' quello di lavorare in rete con il mondo dell'associazionismo e del volontariato e attivare nuovi meccanismi di partecipazione". (Wel/ Dire)
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