(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 23 nov. - La 'first lady' Clio Napolitano spegne le candeline per il 40^ anniversario dell'asilo nido "Patini" di Bologna, il primo d'Italia. E richiama la necessita' ad investire in questo settore. "Ad un certo momento avere queste strutture significa un investimento- ha detto la signora Napolitano- e spesso non s'investe abbastanza in questi nidi che sono oggi essenziali, forse anche piu' di ieri, per creare una convivenza civile sia nei confronti dei bambini che devono avere un'educazione, sia nei confronti delle mamme che devono essere anche loro aiutate in questa vita moderna e frenetica ad avere un buon rapporto con i figli". Per la moglie del presidente della Repubblica, "si e' fatto anche abbastanza rispetto, ad esempio, alla mia generazione, pero' e' chiaro che i servizi e le strutture sono una cosa essenziale per la convivenza civile piu' pacifica e sostanziale rispetto ai problemi". Clio Napolitano, che ha anche premiato con una spilletta del Comune di Bologna le prime "dade" della scuola (la piccola cerimonia ha visto come protagonisti anche gli allievi del primo anno, la classe '69) si e' detta "veramente emozionata per aver partecipato e dato l'adesione a questa iniziativa". Quella del "Patini" e' "un'esperienza bellissima nella sua originalita' e nel fatto che risale a 40 anni fa. Sapevo che Bologna e' stata sempre all'avanguardia nei servizi scolastici, ma ignoravo l'esistenza di questo nido 'Patini'". Alla cerimonia per i 40 anni del primo asilo d'Italia, c'erano le massime autorita' cittadine, il sindaco Flavio Delbono, il presidente della Regione Vasco Errani, la presidente della Provincia Beatrice Draghetti, prefetto e questore di Bologna, Angelo Tranfaglia e Luigi Merolla. Delbono nel suo discorso ha esaltato la storia amministrativa della citta' che ha reso possibile l'esperienza, a partire dall'allora sindaco Guido Fanti, anch'egli presente al "Patini". Un grazie da parte della citta' anche alla signora Napolitano: "La sua presenza- ha detto Delbono- significa che questo non e' un anniversario provinciale, si sta festeggiando l'orgoglio di essere bolognesi, una comunita' che ha fatto scuola. Questo e' un pezzo della nostra storia". Il primo cittadino ha anche accennato al momento difficile per il welfare, ai "tagli del Governo" e alle crisi di fronte alla quale "certezze acquisite vacillano". A stringere le mani a Clio Napolitano c'era anche Franca Patini, figlia del mecenate che rese possibile l'apertura del nido. Anche oggi, assicura, le buone intenzioni dei privati si scontrano con le lungaggini burocratiche. "E' difficile fare convenzioni. Ho cercato anch'io di donare qualcosa, ha ho sbattuto contro un muro", fa sapere. (Wel/ Dire)