(DIRE - Notiziario Minori) Napoli, 23 nov. - Giorgia Meloni e' "l'unico ministro intervenuto alla Conferenza sull'Infanzia e l'adolescenza di Napoli", come dice in chiusura dei lavori il sottosegretario Welfare, Eugenia Roccella. Il ministro per la Gioventu', ascoltate le molteplici istanze e le tante polemiche scaturite da una tre giorni impegnativa ma non del tutto riuscita, cerca di trarre un sunto di carattere generale: "Abbiamo mille carenze ma siamo di fronte ad una questione che dovrebbe unire tutti e farci camminare insieme- dice nel suo intervento- la mia generazione ha ereditato una realta' di precariato assoluto frutto di scelte delle generazioni precedenti e della politica precedente. Nel mio piccolo sto cercando di invertire questa tendenza. Non credo nelle politiche giovanili, ma credo nella possibilita' di avere i risultati del nostro lavoro da qui a venti anni. Abbiamo un problema di emergenza educativa, non c'e' dubbio: la nostra scuola non ha i soldi per affrontare la crisi, ma la foto della situazione e' che spendiamo nella media di quello che fanno nel resto d'Europa, ma il 97% finisce in stipendi. Vuol dire che nel rimanente 3% ci dobbiamo mettere tutto il resto, cercando livelli educativi dignitosi. Razionalizziamo le risorse ma le investiamo per avere persino una edilizia scolastica migliore. Sono orgogliosa di una politica impopolare che serva a lasciare un futuro migliore. Questo governo ha speso 32 miliardi di euro sugli ammortizzatori sociali. Sono tanti. Dobbiamo fare tutti sacrifici, non c'e' scelta". Per Meloni bisogna ragionare in positivo perche' "la promozione del bene ottiene piu' risultati della condanna del male", e annuncia come esempio di iniziativa concreta la definizione della legge sulle comunita' giovanili, "per dare ai ragazzi delle alternative di socializzazione. Se diamo solo degrado avremo degrado. Ma se si puo' scegliere, la gente sceglie il bene. Per questa legge ci sono anche dei fondi". (Wel/ Dire)