(DIRE - Notiziario Minori) Napoli, 23 nov. - "Famiglia, scuola, parrocchia sono agenzie educative essenziali". Lo ribadisce, nella giornata conclusiva del lavori della conferenza di Napoli, il sottosegretario al Welfare Carlo Giovanardi. "E' una visione fuorviante" ritenere che alle istituzioni si possa chiedere tutto. "La crescita di un bambino dipende dalla credibilita' dei genitori, da bravi insegnanti o cattivi maestri, da coloro che laicamente sono in grado di far diventare un bambino un bravo cittadino domani". "Non bastano le strutture burocratiche- sottolinea- perche' ogni bambino e' un mondo a se' e il lavoro dell'educatore e' capire come agire, i ritardi che ci sossono essere, per far maturare la personalita' di un bambino". "Le istituzioni devono garantire un contesto nel quale dall'asilo nido alla scuola gratuita e' consentito fare sviluppo della personalita'". Sul piano d'azione ha poi ribadito: "Siamo a meta' novembre, ci stiamo lavorando", ma "il piano deve essere spendibile, realizzare un documento di 300 pagine e poi metterlo in un cassetto significa lavorare per nulla". Sulla figura del garante nazionale spiega che "sara' il parlamento a decidere in che modalita' lo vorra' introdurre". Poi affronta il nodo cruciale delle risorse, alla luce dell'esigenza di una pluralita' di bisogni su molti altri settori oltre quello dell'infanzia: "Per investire di piu' su tutto bisognerebbe avere la bacchetta magica ed avere migliaia di migliaia di euro a disposizone". Bisogna fare i conti con finanza pubblica, sottolinea e richiama "alle proprie responsabilita' le autonomie locali. Il problema e' spendere bene le risorse". Sulla figura del garante nazionale spiega che sara' il parlamento a decidere in che modalita' lo vorra' introdurre". (Wel/ Dire)