(DIRE - Notiziario Minori) Napoli, 18 nov. - "Facciamo quello che possiamo". Corrado Calabro' e' costretto a giocare in difesa. Il presidente dell'Autorita' garante della comunicazione risponde alle prime istanze formulate in apertura della Conferenza nazionale sull'infanzia e sull'adolescenza, a Napoli: si invoca maggiore severita', piu' controllo, sanzioni pesanti per chi non si attiene alle normative a tutela dei minori. I media sono ovviamente il tema che piu' di ogni altro presta il fianco a polemiche e critiche. Ma "in Italia mancano norme primarie per una vera politica di garanzia dei diritti dei minori in un contesto di convergenza", spiega lo stesso Calabro'. Che sottolinea le difficolta' intrinseche dei mezzi di comunicazione. Internet ad esempio: "Con la rete si pongono simultaneamente tre problemi difficilmente conciliabili tra loro: l'apertura, la tutela della privacy e la sicurezza. Per non parlare qui della tutela del diritto d'autore. La verita' e' che ci vorrebbe un filtro, prima di arrivare all'intervento della Polizia delle Comunicazioni. Ma gli unici Paesi che hanno un filtro del genere sono Cina e Iran, e non credo che li possiamo prendere come esempi". Calabro' ragiona sulle prospettive di miglioramento del sistema e ricorda che "pochi giorni fa l'Autorita'ha approvato le Linee guida sul contenuto degli obblighi del servizio pubblico Rai con nuove prescrizioni piu' rigorose a tutela dei minori. Si stabilisce che la Rai deve adottare un sistema di segnaletica della propria programmazione basata su tre fasce di visione, previa consultazione con l'Autorita' e con il Comitato 'media e minori'. Non piu' quindi una classificazione del grado di fruibilita' dei contenuti da parte dei minori indifferenziata tra 0 e 18 anni, ma una nuova basata su specifiche e distinte fasce d'eta': per tutti, sconsigliato ai minori di 12 anni e di 16 anni. Inoltre, viene inserito un richiamo alla speciale avvertenza che la Rai dovra' prestare ai contenuti delle trasmissioni che possono interessare la fascia da 0 a 3 anni. Il fenomeno della 'baby tv' in Italia e' relativamente nuovo e non e' ancora preso in considerazione dalla normativa". Calabro', infine, annuncia che "il libro bianco 'media e minori', commissionato dall'Autorita' sara' completato nel primo semestre del 2010, cercando di individuare le linee di indirizzo in un ambito di particolare rilevanza sociale e delle misure che potrebbero essere implementate a tutela dei minori, in relazione soprattutto ai nuovi media quali internet, videogiochi, mobile tv e web tv". (Wel/ Dire)