(DIRE - Notiziario Minori) Modena, 16 nov. - "Se non si vuole che
i giovani tra i 16 e 18 anni assumano sostanze alcoliche, sarebbe
opportuno che su questo ci fosse una legge, il sindaco nel
proibirlo deve inventarsi una fattispecie del tutto particolare,
perche' la legge lo consente e il sindaco dice di 'no', ma 'no'
perche' in quella piazza i giovani bevendo producono una serie di
problemi". Se un sindaco dunque emette un'ordinanza del genere,
"usa in modo improprio lo strumento, perche' lo adopera come uno
strumento generale per applicarlo a un caso particolare". Cosi',
Flavio Zanonato, sindaco di Padova, intervenuto all'incontro "Il
sindaco e la comunita' nelle politiche di sicurezza", organizzato
a Modena nell'ambito dell'Assemblea del Forum italiano per la
sicurezza urbana, in merito alle ordinanze antialcol che vietano
la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche ai minori
di 18 anni.
Zanonato spiega inoltre che "quando l'ordinanza tende ad
essere permanente, dovrebbe diventare una norma del regolamento
di polizia della citta', l'ordinanza funziona quando si
interviene in una situazione molto circoscritta e che dura un
tempo limitato, quando invece voglio stabilire una regola
permanente nel Comune devo adottare il meccanismo del
regolamento, naturalmente senza contraddire le leggi". Dunque nel
caso un sindaco voglia vietare "sempre e comunque la
distribuzione di alcolici ai giovani dai 16 ai 18 anni, devo
istituirlo nel regolamento comunale e motivarlo molto bene,
perche' sicuramente i venditori di bevande alcoliche faranno
ricorso al Tar, dicendo che il Comune va contro la legge dello
Stato".
(Wel/ Dire)