(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 16 nov. - Salute e
salvaguardia dell'ambiente, sviluppo agricolo e sicurezza
alimentare, infrastrutture economiche e socioculturali,
istruzione, educazione alla pace e valorizzazione del ruolo delle
donne nella societa'. Sono alcuni degli ambiti di intervento del
Fondo territoriale per la cooperazione internazionale, che per il
2010 mette a disposizione del volontariato modenese 450.000 euro.
L'iniziativa e' promossa da Provincia e Comune di Modena
insieme alla Fondazione Cassa di risparmio. I progetti devono
essere presentati entro il 15 dicembre alla Provincia (bando e
moduli su www.provincia.modena.it). Pur essendo ammessi progetti
relativi a tutti i Paesi, spiega una nota dell'amministrazione
provinciale, come area prioritaria d'intervento e' stata
individuata l'Africa. Il tema che verra' preso in maggiore
considerazione, invece, e' la valorizzazione nel paese d'origine
delle competenze acquisite in Italia da parte degli immigrati. Il
Fondo prevede due linee di finanziamento: 400.000 euro destinati
ai progetti nei paesi in via di sviluppo e 50.000 euro riservati
a iniziative di promozione della cooperazione internazionale da
svolgere nei Comuni dell'area di riferimento della Fondazione. Ai
contributi possono accedere le organizzazioni non governative
(Ong), le organizzazioni non lucrative di utilita' sociale
(Onlus), le cooperative sociali e le associazioni di volontariato
che svolgono attivita' a favore delle popolazioni del terzo mondo
che abbiano partner locali e la sede o strutture operative nel
territorio modenese. Con i contributi dello scorso anno, ricorda
la Provincia, sono stati finanziati 31 progetti per un
investimento complessivo di quasi 1,8 milioni di euro che sono
serviti a realizzare strutture sanitarie e centri per minori,
acquedotti, corsi di formazione e opportunita' di lavoro in
Africa, Sudamerica, Asia ed Europa.
Il Fondo territoriale, continua la nota, prevede "garanzie e
controlli sulla realizzazione dei progetti e sulla qualita' delle
proposte". La commissione di valutazione dovra' stimare i
benefici ipotizzabili indotti sulla popolazione della zona in
rapporto alla descrizione analitica del progetto, al
coinvolgimento di partner locali e alla sostenibilita'
dell'iniziativa. Tra gli elementi che verranno privilegiati nella
valutazione ci sono anche la capacita' di collaborare con altre
organizzazioni di cooperazione internazionale e con istituzioni
locali, associazioni e gruppi di volontariato.
Il contributo massimo previsto e' di 30.000 euro ed ogni
progetto dovra' essere cofinanziato al 40% da altri canali. Le
spese ammesse sono quelle relative alla costruzione e alla
ristrutturazione di immobili, all'acquisto di attrezzature e
terreni, all'attivita' di microcredito, alla formazione e
all'acquisto di medicinali. Le spese per i volontari italiani che
operano nel progetto, spiega infine la Provincia, non potranno
superare il 20% del costo complessivo.
(Wel/ Dire)