(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 nov. - Stavolta Facebook non e' stato d'aiuto ai ragazzi, anzi. Gli studenti del liceo scientifico Morgagni di Roma, infatti, negli scorsi giorni si erano dati appuntamento attraverso il noto social network per tentare, stamattina, l'occupazione della loro scuola. Ma qualche professore ha intercettato la comunicazione e avvertito la preside. Cosi' oggi, quando sono arrivati davanti al loro liceo, attorno alle 7, gli alunni hanno trovato tutto sbarrato. Dentro all'istituto di via Fonteiana, quartiere Monteverde, c'erano gia' il dirigente, Maria Luisa Michesi, e diversi professori chiamati a rapporto dalla preside, che gia' dalle 5.30 presidiavano la struttura. I docenti hanno "sbarrato porte e finestre con i lucchetti per evitare l'invasione dei ragazzi", racconta un insegnante di educazione fisica alla Dire. "Da sabato circolava questa voce di una possibile occupazione- continua- qualcuno si e' accorto che i ragazzi su Facebook si erano dati appuntamento prestissimo e ha avvertito la preside che ci ha chiesto di venire qui per evitare l'occupazione". Stamattina i ragazzi hanno tentato di entrare, ma invano. Ora sono riuniti all'esterno della scuola in assemblea per decidere il da farsi, mentre i professori restano chiusi dentro l'istituto. Fuori dal plesso ci sono anche diverse volanti dei carabinieri avvertiti dalla preside che, al contrario dei suoi alunni, e' anche riuscita a sfruttare a suo favore la tecnologia: con i nuovi sistemi di comunicazione via sms delle assenze ha mandato ai genitori un messaggino per avvertire che i ragazzi stavano tentando di occupare. Cosi' dalle 8 e' cominciata, racconta un docente, "la sfilata di mamme e papa' che sono venuti a riprendersi i figli". Sventare l'occupazione era "un atto dovuto": cosi' la preside del liceo Morgagni di Roma, zona Monteverde, commenta alla Dire la sua decisione di convocare all'alba i docenti nell'istituto per impedire ai ragazzi di occupare. "La notizia- spiega la dirigente, Maria Luisa Michesi- era circolata negli scorsi giorni. Un preside li capta certi messaggi". Poi i ragazzi hanno fatto girare la "convocazione" per occupare su Facebook e si sono fatti autogol: i prof li hanno scoperti e anticipati. "Il mio compito e' quello di impedire che venga violata la legge- commenta la preside- l'occupazione e' un reato. Devo anche impedire che venga interrotto il servizio e che siano danneggiate le strutture. Ai ragazzi ho detto che potevamo studiare forme di protesta condivise, siamo aperti al dialogo". (Wel/ Dire)