DIMINUISCONO GLI ARRESTI; I DATI IN UN CONVEGNO A MILANO.
(DIRE - Notiziario Minori) Milano, 16 nov. - Delinquenza minorile
in aumento? Non per gli addetti ai lavori. Il numero degli
arresti e delle denunce a carico dei minori, negli ultimi anni,
e' rimasto sostanzialmente stabile. "Abbiamo avuto il picco di
arresti nel 2004-2005. Ora assistiamo a un forte decremento in
tutta Italia", spiega Donatella Caponetti, dirigente del centro
giustizia minorile del Lazio. In modo particolare e' in calo il
numero degli arresti: il numero di ingressi nei Centri di prima
accoglienza (Cpa), infatti, e' passato dai 3.513 del 2002 ai
2.908 del 2008. "Si assiste pero' a un leggero aumento dei reati
commessi dai giovani italiani, un fatto che dovrebbe destare
maggiore preoccupazione", precisa Caponetti. Sostanzialmente
stabile anche il numero di minori denunciati, erano 38.963 del
2000 e poco piu' di 40mila nel 2007.
L'occasione per fare il punto sullo stato di salute della
giustizia minorile e' stato il XXVII convegno nazionale
dell'Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per
la famiglia (Aimmf): "Infanzia e diritti al tempo della crisi:
verso una nuova giustizia per i minori e la famiglia", tenuto il
13 e 14 novembre a Milano. Focus di questi due giorni di lavori,
il tema della crisi in tutte le sue possibili declinazioni:
economica, sociale ed educativa.
"La percezione generale di insicurezza e' aumentata,
fomentando e accentuando il sentimento della paura", commenta
Laura Laera, presidente Aimmf. E in momenti come questo e'
possibile che la risposta ai problemi sia "la chiusura e
l'arroccamento su posizioni intransigenti e autoritarie -ha
precisato Laera-. È proprio in questi momenti che i diritti
fondamentali dell'uomo possono essere dimenticati. In modo
particolare quelli dei soggetti piu' indifesi: bambini e minori".
"Il sistema penale minorile italiano viene visto molto
positivamente all'estero- spiega Joseph Moyerson, giudice
onorario presso il tribunale di Milano e segretario generale
Aimmf-. I tassi di delinquenza e di recidiva, ad esempio, sono
molto piu' bassi rispetto ad altri Paesi europei o agli Stati
Uniti". Una ricerca condotta dall'Interpol su base europea nel
2001 conferma che in Italia, ogni cento reati, quelli commessi da
minori sono poco meno di due e mezzo (indice di criminalita'
minorile del 2,48%). In Francia il tasso e' del 21%, in Gran
Bretagna del 24%.
La realta' della criminalita' minorile "e' sempre piu'
variegata", commenta Bruno Brattoli, capo dipartimento Giustizia
minorile. Per questo e' fondamentale far conoscere i principi
cardine su cui si fonda la giustizia minorile: "Tanto piu' si
portera' avanti la conoscenza tra i cittadini, tanto piu' si
eviteranno giudizi affrettati sul tema della devianza- precisa
Brattoli-. Il carcere e' sempre l'estrema ratio, e non sempre e'
la soluzione migliore".
(Wel/ Dire)