(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 nov. - La scuola deve fornire "un'adeguata cultura del lavoro e un'educazione economica". Ne e' convinta la Lega, che per questo ha presentato alla Camera una proposta di legge firmata dai deputati Marco Reguzzoni, Paolo Grimoldi, Elena Maccanti, Giovanna Fava e Paola Goisis. In pratica il Carroccio vorrebbe introdurre una "cultura pro-business" tra i banchi con la sperimentazione, a partire dall'anno scolastico 2011/2012, dell'insegnamento di una nuova disciplina, l'educazione alla cultura economica. I programmi saranno stabiliti dalle scuole. La nuova materia dovrebbe aiutare i ragazzi, soprattutto alle superiori, a capire "l'importanza del lavoro, il funzionamento dell'economia di mercato, le basi dell'economia politica e aziendale". La norma affida l'insegnamento della nuova materia in parte ai docenti abilitati nelle discipline economiche e in parte ad esperti in possesso di specifici requisiti tecnico-professionali (ad esempio i manager) che dovranno abilitarsi ed iscriversi in un albo ad hoc rigorosamente "regionale. Vale a dire che ci si puo' iscrivere solo all'albo della regione di residenza. Per mettere in atto la sperimentazione servono 25 milioni di euro per il 2011 e 50 per il 2012. "L'Italia e' una Repubblica fondata sul lavoro, ma nella scuola di questo non c'e' traccia- afferma Reguzzoni- La nostra pdl parte dalla convinzione che i giovani studenti debbano diventare protagonisti del loro apprendimento, attraverso una metodologia didattica che permetta loro di capire come presentarsi in un contesto di business, scoprire come si redige un curriculum vitae, imparare a gestire le proprie finanze attraverso il budget e ad utilizzare i diversi strumenti di pagamento bancari". (Wel/ Dire)