(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 nov. - Il "divorzio" e' ufficiale, se di divorzio si puo' parlare. Fish e Fand, le due maggiori federazioni per la disabilita', lasciano la Consulta ministeriale dell'osservatorio sull'integrazione scolastica. E' quanto e' stato deciso dai rispettivi direttivi nella riunione di ieri, gia' annunciata nei giorni scorsi, a seguito della deludente riunione della Consulta stessa, per l'ennesima volta disertata dal ministro Gelmini. "C'e' stata piena concordanza di idee tra noi e la Fand", commenta Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish. "Non ci presenteremo alla consulta, anche se convocati, fin quando il ministro Gelmini non ci ricevera' e non ci dara' risposte, qualsiasi esse siano, rispetto ai dieci punti indicati nel nostro documento condiviso. Invieremo al ministro una nota ufficiale per comunicare la nostra decisione. Ma intanto apprenderanno del divorzio dalla stampa". Nell'incontro di ieri, pero', non si e' parlato soltanto di scuola. "Dalla Conferenza di Torino a oggi, si sono accumulate una serie di problematiche che ormai non interessano piu' questo o quel ministro, ma investono il governo stesso. Per questa ragione, abbiamo deciso di convocare, il 3 dicembre prossimo, una manifestazione al chiuso (in un cinema, o in un teatro), organizzata sempre da Fish e Fand, alla quale inviteremo il sottosegretario Letta. A lui invieremo una lettera, nella quale indicheremo i punti ai quali gli chiediamo di rispondere. In base alle risposte che riceveremo quel giorno, decideremo se interrompere lo stato di agitazione, oppure continuare, convocando eventualmente anche una manifestazione di piazza". Piu' prudenti i toni della Fand. "Spero che il ministro Gelmini decida di incontrarci e che possiamo riprendere presto a lavorare dentro la Consulta- afferma il presidente Giovanni Pagano- Non usciremo dalla Consulta, pero' non ci presenteremo agli incontri, fin quando anche il ministro non si presentera'. Tra le nostre due Federazioni- commenta ancora- ci sono sensibilita' diverse, ma finalita' e obiettivi comuni: noi abbiamo una storia alle spalle, che ci obbliga a trattare i problemi in un certo modo. Speriamo di poter fare sempre sinergia". Ma in questo clima di agitazione, una buona notizia c'e': "Abbiamo saputo stamattina che la proposta di legge che, come Anmic, abbiamo presentato nel luglio 2008 sulle pensioni d'invalidita', e' stata calendarizzata. Prima o poi quindi il Parlamento dovra' affrontare la questione". (Wel/ Dire)