(DIRE - Notiziario Minori) Milano, 11 nov. - Nelle scuole di Milano ci sono 28 mila alunni di cittadinanza straniera provenienti da 145 paesi diversi, pari al 15,3% degli studenti milanesi, piu' del doppio della media nazionale, dove l'incidenza degli stranieri sul totale degli iscritti ha raggiunto il 7% (fonte: 19.mo Dossier statistico Caritas/Migrantes, 2009). In particolare, nelle scuole dell'infanzia sono stranieri il 16,8% degli alunni (6,7% il dato su scala nazionale), il 18% degli studenti delle primarie (7,7% su scala nazionale), il 18,1% delle secondarie di primo grado (7,3% su scala nazionale), il 10,8% delle secondarie di secondo grado (3,8% su scala nazionale). Queste ultime, poi, negli ultimi 5 anni hanno registrato una continua tendenza all'aumento degli iscritti stranieri, che tendono a stabilizzarsi negli altri ordini di scuole. Sei le nazionalita' maggiormente rappresentate: filippina (19,2%), egiziana (10,2%), cinese (10,1%), peruviana (9,2%), ecuadriana (8,7%), che insieme contano per il 57,3% degli studenti. Particolarmente interessanti i dati sulle seconde generazioni: tra gli iscritti con cittadinanza straniera, i nati in Italia sono ormai l'89,5% nelle scuole dell'infanzia, il 61,1% nelle primarie e il 36,5% nelle secondarie di primo grado. Numeri forniti dall'assessorato alle Politiche sociali del Comune, guidato da Mariolina Moioli, che ieri mattina ha presentato alla stampa i dati sulla frequenza scolastica a Milano, raccolti in tempo reale dalle scuole connesse online agli uffici comunali. Nell'anno scolastico 2007/2008, le 827 sedi scolastiche milanesi (al 41% statali), dalle scuole dell'infanzia alle secondarie di secondo grado, sono state frequentate da 181.166 alunni (nel 67,3% delle statali). Negli ultimi dieci anni, la popolazione scolastica milanese e' aumentata nelle scuole di ogni ordine e grado, in particolare in quelle dell'infanzia, dove ha registrato un +19,3%. Una tendenza confermata per l'anno scolastico 2008/2009, per cui il comune anticipa in aumento di 1.092 iscritti nella scuola di base (infanzia e primo ciclo). Da notare l'incidenza delle iscrizioni alle scuole paritarie, di gran lunga piu' alta che nel resto d'Italia: 21,6% nelle primarie (contro il 7% della media nazionale), 19,1% nelle secondarie di primo grado (3,9% la media nazionale), 17% nelle secondarie di secondo grado (4,9% su scala italiana). Un fenomeno che l'assessore Moioli spiega cosi': "Un po' per tradizione, un po' perche' negli ultimi anni la Regione Lombardia ha voluto sostenere le famiglie con i buoni scuola, a cui a Milano si aggiungono i buoni libri offerti dal comune". Secondo gli statistici del comune, il tasso di abbandono scolastico a Milano e' veramente basso, pari allo 0,75% del totale degli iscritti agli 8 anni del ciclo dell'obbligo: 638 casi in tutto, 492 dei quali relativi ad alunni stranieri. "Si tratta di bambini che, come capita nelle comunita' egiziane o cinesi, vengono mandati nei paesi d'origine per studiare, oppure di bambini rom che a 10 anni non vengono piu' mandati a scuola", puntualizza l'assessore Moioli. Chi decide di stare sui banchi, quando si tratta di scegliere l'indirizzo di scuola secondaria di secondo grado continua a preferire gli istituti professionali e tecnici ai licei, che pure registrano un certo aumento delle preferenze. Ad iscriversi alle superiori sono soprattutto sudamericani (peruviani, salvadoregni, ecuadoriani), sette su dieci si iscrivono al primo anno in eta' regolare e si diplomano in eta' regolare, piu' di uno su cinque (22,7%) con voto molto buono (superiore a 81/100). E stranieri non mancano nemmeno nelle 7 universita' milanesi: 5mila in tutto, iscritti soprattutto ad economia (30,8%), architettura (14,4%), ingegneria (11,7%). (Wel/ Dire)