(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 nov. - Nella scuola "la divisione" che ormai e' "quasi un tifo calcistico tra difensori di quella pubblica e di quella privata ha portato allo stallo". Lo ha detto il ministro Mariastella Gelmini intervenendo a 'Nove in punto, la versione di Oscar', programma condotto da Oscar Giannino su Radio 24. "Se nel nuovo secolo- ha continuato il ministro- applichiamo gli schemi del secolo precedente la scuola andra' a rotoli. Dobbiamo garantire una scuola buona a tutti i ragazzi e compiere il percorso faticoso delle riforme, come quella del reclutamento". Va poi affrontato "il tema della carriera che riguarda professori, magistrati e dipendenti pubblici. Servono- ha concluso Gelmini- scatti stipendiali legati agli obiettivi raggiunti e non all'anzianita'". "Mi dispiace che a volte i difensori dello status quo siano i giovani- ha proseguito il ministro- Gli rivolgo un appello affinche' non stiano dalla parte della conservazione. Se nonostante cio' che si dice la gente vota ancora Berlusconi e' perche' si rende conto che questo governo vuole cambiare, noi vogliamo fare le riforme". Sull'Universita' ha poi aggiunto: "Oggi l'autonomia delle universita' e' malata perche' non si coniuga con la responsabilita': ciascuno fa un po' quello che vuole e non risponde dei risultati, buoni o cattivi, raggiunti". Oggi, secondo Gelmini, "ci si limita ogni anno a chiedere una maggiore quota di finanziamento statale. Noi pretendiamo invece che l'autonomia si coniughi con la responsabilita' e la trasparenza nell'utilizzo delle risorse". Secondo il ministro, infatti, "non si puo' pensare che la qualita' corrisponda sempre ad un aumento delle risorse investite. Negli ultimi anni l'aumento delle risorse ha corrisposto ad aumento dei corsi e ad un abbassamento degli standard qualitativi". Ora ci vuole "una gestione piu' trasparente: ciascuno deve rispondere dei risultati che consegue e anche all'interno di un sistema pubblico i bilanci vanno formulati non facendo il passo piu' lungo della gamba, bisogna scegliere le priorita'". "Se una universita' seleziona bene il proprio corpo docente avra' piu' risorse, se cedera' alle raccomandazioni avra' meno risorse". Ha aggiunto il ministro, secondo cui questo e' "l'incentivo piu' forte" per mettere fine ai concorsi truccati con i vincitori decisi in anticipo nelle universita'. Con la riforma, poi, ha spiegato la Gelmini, "ci dovranno essere procedure semplificate per i docenti stranieri che vogliono venire in Italia". Quanto ai baroni, "oggi- ha ricordato Gelmini- ci sono rettori che restano in carica anche piu' di venti anni, un tempo infinito. Il nostro ddl prevede un massimo di 8 anni, anche questo e' un elemento di pregio". Gelmini ha poi parlato dell'ora di Costituzione nelle scuole: "Non e' un'ora di politica in classe, ma vuole offrire ai ragazzi la conoscenza dei principi fondamentali, che fanno parte del bagaglio culturale di una persona. "In questa materia come nelle altre ci sono rischi di politicizzazione. Mi auguro, e il ministero vigilera' su questo, unitamente alle persone che ne hanno la responsabilita', che l'ora di educazione alla cittadinanza sia veramente tale e che non sia improntata ad interessi di parte o a posizioni politiche". (Wel/ Dire)