IL CAPO DEL VISCONTI DI ROMA: DOCENTI GIÀ INSEGNANO QUESTE COSE.
(DIRE - Notiziario MInori) Roma, 9 nov. - La proposta del
ministro Gelmini di studiare di piu' la storia del Novecento, con
particolare riguardo al "crollo del muro di Berlino e a tutti gli
eventi legati alla fine del comunismo in Europa", riceve l'ok dei
presidi che, pero', chiedono "piu' formazione dei docenti" ma
anche di "evitare di pensare sempre ad una pedagogia calata
dall'alto visto che, in molti casi, i docenti gia' trattano
questi temi in classe".
"Molti dei nostri insegnanti- spiega Mario Rusconi, dirigente
del liceo Newton di Roma e vice presidente dell'Associazione
nazionale dei presidi- soprattutto quelli piu' giovani sono
sensibili ai temi della contemporaneita' e li portano in classe,
soprattutto durante l'ultimo anno quando servono anche per la
maturita'. Ma non sempre c'e' una adeguata preparazione. Prima di
pensare, dunque, ad una pedagogia di Stato, in cui dall'alto si
stabilisce cosa insegnare o meno, bisogna formare gli insegnanti.
E comunque va lasciato loro lo spazio di approfondire anche
argomenti su cui hanno una particolare preparazione o
sensibilita'". Al liceo Newton, quest'anno, in occasione del
ventennale della caduta del muro, Berlino e' stata scelta come
una delle poche mete possibili per le gite all'estero "che
abbiamo contingentato- spiega il preside- per avvicinare di piu'
il momento della visita fuori alle necessita' della didattica".
Il capo del liceo Visconti di Roma, Rosario Salamone, ci tiene
a precisare che "argomenti di questa portata storica sono gia'
trattati dai docenti".
"Non bisogna approfittare di ogni evento per dire che bisogna
parlarne a scuola senza considerare che questo gia' si fa-
continua Salamone- È un atteggiamento che non tiene conto della
cura che gli insegnanti mettono nel loro lavoro. Sono contrario
ad ogni forma- spiega- di indottrinamento dell'attivita' dei
docenti. I miei insegnanti, ad esempio, in questi giorni stanno
trattando questo argomento senza che nessuno abbia dovuto
dirglielo. E comunque la riflessione sulla necessita' di studiare
di piu' la storia andrebbe allargata a tutto il Novecento".
Giovanni Gaglio, preside del liceo Agnesi di Milano, e'
d'accordo con la necessita' di approfondire di piu' di certi temi
a scuola pero' afferma: "Questa parte della storia e' ancora
molto recente, manca una parte della documentazione degli eventi
che non e' mai trapelata. Quindi piu' che inserire stabilmente
certi temi nei programmi bisognerebbe stimolare il dibattito che
e' necessario per la formazione dei ragazzi. Per esempio l'evento
della caduta del muro, piu' in generale, rimanda al concetto di
liberta', una liberta' che parte dell'Europa, fino a quel
momento, non aveva".
(Wel/ Dire)