MANCATO MINUTO SILENZIO, PROCEDURE CONTRO PRESIDI
A ROMA COINVOLTE DUE DIRIGENTI, A UNA TERZA CHIESTI CHIARIMENTI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 nov. - L'Ufficio scolastico
regionale per il Lazio, guidato da Maria Maddalena Novelli, ha
avviato venerdi' la procedura di apertura di un provvedimento
disciplinare a carico di due presidi romane nelle cui scuole, lo
scorso 21 settembre, non e' stato rispettato il minuto di
silenzio per i caduti italiani in Afghanistan come richiesto da
una circolare del ministero dell'Istruzione. Una terza dirigente
ha ricevuto una richiesta di chiarimenti scritti e ha gia'
risposto.
Le due presidi che rischiano provvedimenti disciplinari sono
Renata Puleo, della scuola primaria Maffi di Primavalle, e
Simonetta Salacone, della Iqbal Masiq del Casilino. La terza
preside coinvolta con la sola richiesta di chiarimenti e',
invece, Maria Letizia Ciferri, scuola Marconi, quartiere
Centocelle. "Andro' fino in fondo- annuncia Puleo- siamo state
condannate gia' dal ministro durante un intervento in Parlamento
(il question time dello scorso 7 ottobre, ndr) senza diritto di
difesa". Gelmini aveva annunciato provvedimenti. "Noi abbiamo
lasciato liberta' ai nostri docenti di fare cio' che credevano".
I fatti risalgono al 21 settembre, quando nelle tre scuole non
venne rispettato il minuto di silenzio per i caduti in
Afghanistan. "La circolare ci invitava al rispetto e non ci
obbligava- spiega sempre la preside Puleo che ha gia' raccolto
attorno a se' la solidarieta' dell'intero corpo docente- peraltro
le scuole sono autonome di decidere". "Nel mio caso si erano
semplicemente rotti i computer- spiega Ciferri- quindi non
avevamo visto in tempo la circolare. Comunque in alcune classi il
minuto e' stato rispettato". Nella scuola della Salacone, pure,
e' stata lasciata liberta' anche se la circolare "e' arrivata
tardi", aveva gia' spiegato la preside nelle scorse settimane. Il
28 settembre le dirigenti erano state chiamate dal direttore
generale Novelli per esporre le loro ragioni.
"Peraltro- spiega Puleo- anche in altre scuole non e' stata
rispettata la circolare, ma non e' stata fatta nessuna indagine
per verificarlo. I nostri casi sono venuti fuori dalla stampa. È
chiaro che c'e' un intento punitivo che trascende ogni verifica e
punta solo a lanciare un messaggio politico". Dopo che le presidi
sono state chiamate da Novelli e' calato il silenzio, fino alla
lettera di qualche giorno fa che, in due casi su tre, annunciava
l'apertura di procedure per possibili provvedimenti disciplinari.
"Adesso con i nostri avvocati- sottolinea Puleo- manderemo le
contro deduzioni all'amministrazione. Peraltro le contestazioni
scritte dell'Ufficio scolastico sono fatte male: utilizzano gli
incontri informali del 28 settembre come fossero stati
verbalizzati e non e' cosi'".
Cosa potrebbe succedere alle dirigenti? Dopo le contro
deduzioni potrebbe arrivare una censura scritta, oppure scattare
l'archiviazione. Nel peggiore dei casi potrebbero essere presi
provvedimenti, come la recessione dal contratto o lo spostamento
per incompatibilita' ambientale.
(Wel/ Dire)
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