(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 nov. - Ci sono le adozioni e il ricongiungimento familiare per gli stranieri, il Garante per l'infanzia e il piano abitativo per i minori rom, la riforma del Tribunale per i minorenni e la previsione della concessione della cittadinanza ai nati in Italia o a chi vi e' giunto entro i tre anni di vita. E' una fucina di idee e di proposte lo schema elaborato dall'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza per la redazione del terzo "Piano biennale nazionale di azioni e interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in eta' evolutiva". Documento ora al vaglio degli uffici tecnici del ministero del Welfare e del Dipartimento Politiche della famiglia. Sono quattro le direttrici d'azione lungo cui si muove lo schema del Piano: la prima e' quella che mira a favorire la partecipazione di minori e adolescenti alle decisioni che interessano loro, puntando alla costruzione di un patto intergenerazionale. A seguire vengono affrontati l'interculturalita', con le proposte relative per minori stranieri e minori nomadi, e il consolidamento della rete integrata dei servizi, con un contrasto all'esclusione sociale all'interno di un sistema di intervento che dia continuita' alle azioni di prevenzione, cura e recupero. Infine, quarto filone di analisi e' quello del rafforzamento della tutela dei diritti, sul versante della protezione e tutela prevalentemente giuridica. Numerose e interessanti le proposte specifiche riguardanti i primi due filoni di analisi. Quanto alla partecipazione, lo schema dell'Osservatorio parla di azioni per il miglioramento dell'evento nascita, dell'aggiornamento della legge sui congedi obbligatorio ai padri (dieci giorni al 100% della retribuzione), frazionabili su base oraria, con periodi piu' lunghi in caso di nascita prematura, e ancora della costituzione di un Forum nazionale dei ragazzi, ragazze e adolescenti, e della promozione di esperienze locali di partecipazione sociale di bambini e ragazzi. Per il sostegno ai rapporti fra generazioni viene suggerita fra l'altro la costituzione di un tavolo nazionale, la realizzazione di un vademecum per la sperimentazione, la formazione di volontari e la realizzazione di un "Manifesto educativo". La promozione del diritto del minore ad essere ascoltato e' perseguibile secondo l'Osservatorio con modifiche di legge che prevedano tale situazione come dovere dei genitori oltre al mantenimento, educazione e istruzione dei figli (codice civile), come dovere degli insegnanti e come prassi nei procedimenti giudiziari. Quanto mai attuale la seconda area tematica, quella interculturale. Il Piano suggerisce l'iscrizione al Sistema sanitario nazionale per tutti i bambini stranieri e i bambini appartenenti alle comunita' rom, sinti e camminanti, con la previsione di una facilitazione nel ricongiungimento familiare degli stranieri. Il documento suggerisce di favorire l'acquisizione della cittadinanza italiana per i nati in Italia o per quei minori giunti nel nostro paese entro il terzo anno di eta'. Ancora, lo schema del Piano parla dell'ampliamento della possibilita' di trasformazione del permesso di soggiorno al compimento del 18esimo anno e la concessione del permesso di soggiorno fino al 21esimo anno, in via autonoma rispetto ai genitori, per chi abbia conseguito in Italia il diploma della scuola dell'obbligo. Si prevede inoltre un piano abitativo per rom sinti e camminanti che miri a superare il modello del campo/villaggio, e la previsione per legge della possibilita' di coinvolgere rom, sinti e camminanti in progetti di recupero di strutture dismesse, nonche' nell'autocostruzione. Ipotizzato anche un loro inserimento in case di edilizia economica e popolare. Fra gli altri suggerimenti, il sostegno e l'accompagnamento educativo, cosi' come l'inserimento lavorativo, per i minori rom, sinti e camminanti sottoposti a procedimento penale. Legato a questo, la prevenzione della dispersione scolastica e l'attuazione di interventi di inclusione sociale (servizi educativi di strada, ricreativi, sostegno personalizzato per chi ha difficolta' scolastiche o linguistiche, formazione insegnanti e dirigenti delle scuole). Non ultimo, il diritto alla salute, con vaccinazioni, medico di famiglia e pediatra, rilevazioni sulle condizioni di vita, gestione e raccolta dei dati sulla condizione dei minori rom, sinti e camminanti. (Wel/ Dire)