TECNOLOGIA VINCENTE, 4 GIORNI IN UNA SCUOLA OLANDESE
PREMIATO DALL'ANP, L'ESPERIENZA DI UN DOCENTE SICILIANO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 nov. - Il 17 settembre scorso si e' svolta a Roma, nella sede dell'Anp (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalita' della scuola), la premiazione dei tre vincitori del Concorso "Docente dell'Anno", congiuntamente bandito dall'ANP e da Microsoft per l'anno scolastico 2008-2009. Tra i docenti premiati, e' stato dichiarato vincitore per l'area tecnologica il Prof. Ferdinando Papia (ITCG "Brunelleschi" di Agrigento), che ha realizzato tre learning objects di Statica e Tecnologia delle costruzioni (Verifica dei muri a gravita', Trave appoggiata con carico ripartito, Trave appoggiata con estensione variabile). L'insegnante ha svolto un soggiorno studio di una settimana presso lo Stedelijk Gymnasium di Utrecht in Olanda. Nell'ambito della rubrica curata dall'Anp per 'Dire Minori', pubblichiamo l'articolo di Ferdinando Papia sulla sua esperienza. Ho svolto l'attivita' di stage presso alcune scuole di Utrecht - era il premio del concorso - dal 12 al 16 ottobre. La scelta di conferire un premio di questo tipo da parte degli Enti promotori aveva l'intento dichiarato di favorire un'esperienza significativa in ambienti scolastici dove si facesse uso della tecnologia a sostegno della didattica. Le quattro scuole "ospitanti" erano di indirizzo diverso, per verificare se l'apporto della tecnologia prescindesse davvero dalle materie insegnate, e rappresentasse di per se' un valore aggiunto all'efficacia dell'insegnamento e al funzionamento della scuola in generale. Il dato positivo piu' vistoso e' la disponibilita' di locali molto grandi, luminosi, attrezzatissimi e ben tenuti, dove la lezione frontale in piccoli ambienti con cattedra, lavagna e tre file di banchi e' solo un'eccezione. Non e' raro che in questi spazi dilatati si svolgano contemporaneamente attivita' diverse, grazie all'ottima insonorizzazione di pareti e soffitti. Anche utilizzando la ricca dotazione di computer, presenti in numero persino superiore a quello degli studenti, si pratica una vera didattica laboratoriale fatta di momenti di motivazione da parte del docente, apprendimento collaborativo, fase metacognitiva, verifica dei risultati. Elemento comune a tutte le scuole e' il registro elettronico, che tutti utilizzano con regolarita' e che costituisce uno strumento di inquadramento generale dell'attivita' quotidiana e di archiviazione dati. In diversi casi e' molto piu' di un elemento sostitutivo del nostro registro cartaceo, perche' oltre a riportare le assenze degli studenti, documenta tutta la loro carriera nella scuola, partendo dalla foto identificativa ed i dati anagrafici, comprendendo le prove sostenute per l'accesso alla scuola, il portfolio, la documentazione di tutti i compiti svolti nei vari anni con le relative valutazioni conseguite, i cosiddetti cartellini gialli come nel calcio, cioe' le segnalazioni delle presenze con entrata in ritardo, e si conclude con le prove in uscita. Alcuni istituti hanno costruito e curano quotidianamente una piattaforma nel web, nella quale inseriscono materiali didattici a supporto delle lezioni ed altri ausili destinati allo studio ed all'approfondimento da parte degli studenti. Tuttavia, per quello che ho avuto la possibilita' di constatare, la costruzione, l'uso e l'apprezzamento della valenza degli oggetti didattici multimediali, a tratti affiorante, appare ancora affidata, un po' come succede in Italia, all'impegno individuale di una minoranza di docenti entusiasti - ne ho conosciuto qualcuno - che operano in quella direzione in modo volontaristico, ben lontani dall'ottenere una ricaduta generalizzata. Ma su questo punto non escludo di poter essere smentito da una indagine piu' generale condotta con criteri scientifici su tutte le scuole olandesi. Tornando alla situazione italiana, anche in considerazione di questa condizione attuale che continua ad essere pionieristica, e' necessario moltiplicare gli sforzi per diffondere nelle scuole una rinnovata fiducia nell'uso delle nuove tecnologie, pur senza attribuire loro una funzione salvifica tout court, ma integrandole nei processi gia' validati della scienza dell'educazione. (Wel/ Dire)
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