DISABILI, OLBIA: POCA ASSISTENZA, LICEALE RISCHIA ANNO
ABC SARDEGNA: SOLO 6 ORE A SETTIMANA, NEGATO UN DIRITTO.
(DIRE - Notiziario Minori) Olbia, 4 nov. - Quando la scuola non
e' uguale per tutti. A Lorenzo, uno studente autistico che
frequenta la prima al liceo scientifico di Olbia-Tempio, sono
state assegnate solo 6 ore di assistenza scolastica la settimana.
"Ma cosi', senza un supporto alla comunicazione adeguato, rischia
di perdere l'anno", fa sapere la sua famiglia. "Accompagno mio
figlio a scuola ogni giorno, come fanno tutti gli altri genitori
dei ragazzi pendolari perche' il trasporto non e' ancora
garantito, e sono costretta ad aspettare fuori dalla scuola tutte
le mattine per intervenire quando si presenta la necessita' di
aiutarlo", spiega la mamma di Lorenzo. Dopo le proteste, la
risposta dell'amministrazione provinciale che eroga il servizio
e' stata "non ci sono soldi".
"Ogni anno le stesse carenze, le stesse difficolta' per i
nostri figli", ha dichiarato in una nota Luisanna Loddo,
presidente di Abc (Associazione bambini cerebrolesi) Sardegna.
Stessa situazione anche nelle province di Medio Campidano,
Sassari e Cagliari, anche se qui il servizio sara' aumentato a 12
ore perche' ci sono piu' esigenze. "Per tutto questo periodo,
pero', alcune famiglie hanno assicurato l'assistenza educativa
pagando di tasca propria gli operatori", denuncia l'Associazione
bambini cerebrolesi. "La soluzione- interviene Francesca Palmas,
responsabile scuola di Abc Sardegna- sarebbe gia' scritta nella
Finanziaria 2009: la legge ha previsto, per quest'anno, 5 milioni
di euro proprio da destinare al supporto degli studenti con
disabilita' in materia di assistenza e trasporto. Ma di questi
soldi non abbiamo ancora notizie: non sappiamo, cioe', se la
giunta regionale abbia gia' deliberato a tal proposito".
L'associazione non e' nuova a questi temi: era gia'
intervenuta infatti qualche settimana fa per la mancata
assegnazione degli insegnanti di sostegno, accompagnando le
famiglie nei ricorsi al Tar. Molte delle istanze presentate sono
gia' state vinte e il ministero dell'Istruzione dovra'
ripristinare il sostegno adeguato. "Anche gli enti locali possono
essere denunciati per il disservizio- continua Palmas-:
l'assistenza scolastica e' un diritto, non un favore. Non
vogliamo ancora ritrovarci di fronte a un tribunale per ottenere
cio' che ai ragazzi disabili dovrebbe essere costituzionalmente
garantito. Soprattutto da quando i supporti organizzativi
all'integrazione scolastica sono di competenza comunale e
provinciale".
Il servizio di assistenza specialistica "e' un livello
essenziale dell'integrazione scolastica, non e' qualcosa in piu'
che si puo' concedere a discrezione dell'amministrazione-
conclude Francesca Palmas nella nota-: rientra in un progetto
educativo e didattico personalizzato". La riduzione delle ore
assegnate rispetto agli anni precedenti o le ore insufficienti o,
peggio, la sospensione del servizio stesso, infatti, "negano il
diritto fondamentale all'istruzione: e' una discriminazione che
in alcuni casi determina l'impossibilita' di frequentare le
lezioni, arrecando cosi' gravi danni al percorso scolastico degli
alunni disabili e pesanti disagi alle famiglie".
(Wel/ Dire)
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