CROCIFISSO, I PRESIDI: ISTITUTI DEVONO DECIDERE DA SOLI
RUSCONI: QUESTI SIMBOLI NON LEDONO LAICITÀ, PROBLEMI SONO ALTRI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 nov. - Le scuole devono poter
decidere "da sole" se esporre o meno il crocifisso nel "rispetto
della loro autonomia". La pensa cosi' Mario Rusconi, dirigente
del liceo Newton di Roma (scuola che si trova in un quartiere
multietnico) e vice presidende dell'Associazione nazionale
presidi.
"Nella mia scuola- continua il dirigente- abbiamo un
crocifisso in aula magna e ce n'e' uno in presidenza. Finora
nessun docente o alunno si e' lamentato. Eppure qui abbiamo tanti
ragazzi di diverse religioni e insegnanti non credenti. Sono del
parere che le magistrature meno si interessano della scuola
meglio fanno, piu' intervengono e' piu' creano fazioni a favore o
contro, questo vale per i crocifissi, l'ora di religione
cattolica, i precari. Le scuole devono poter operare
nell'autonomia culturale decidendo al loro interno
sull'atteggiamento da tenere. Non bisogna trasformare la scuola
in un ring". Per il preside, poi, un crocifisso "non lede il
principio del multiculturalismo, non rappresenta una contrarieta'
ad altre religioni, altrimenti bisognerebbe anche proibire i
presepi a Natale".
Infine, il dirigente ricorda che "non sono questi i problemi,
ma la mancanza di risorse e di valorizzazione. Quando diciamo che
non ci sono i soldi nemmeno per i saponi nonostante la nuova
influenza la cosa non finisce sui giornali. Quando ci sono
sentenze di questo tipo, invece, tutti si sgolano per
intervenire".
(Wel/ Dire)
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