DOMANI PRESIDIO IN P.MAGGIORE PER IL PERSONALE DI NIDI E MATERNE.
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 2 nov. - Il Comune di Bologna
non puo' farsi carico solo dei tagli della riforma Gelmini alla
scuola; deve preoccuparsi anche dei "suoi" precari negli asili
nido e nelle materne. Perche' "sono ancora tanti quelli che hanno
maturato i requisiti per la stabilizzazione ed altri che, pur non
avendo i requisiti, tutti i giorni contribuiscono a far
funzionare i servizi con la loro professionalita'". Per cui da
domani le Rappresentanze sindacali di base (Rdb) rilanciano la
mobilitazione per chiedere di stabilizzare educatrici e
collaboratori scolastici degli asili e delle materne.
Lo faranno con un presidio in piazza Maggiore dalle 15.30, in
concomitanza con i lavori del Consiglio comunale: sotto le
finestre di Palazzo D'Accursio, il sindacato di base portera' i
lavoratori che da tempo inseguono il posto fisso, un gazebo,
della musica e tre parole d'ordine: "Stabilita', diritti e
dignita'". E' stato anche chiesto un incontro all'assessore
comunale all'Istruzione, Simona Lembi. "Di tempo per intervenire
sul precariato questa amministrazione ne ha avuto, ma finora non
ha alzato un dito: ora- dice Massimo Betti, responsabile delle
Rdb di Bologna- noi chiediamo che si assuma la responsabilita' di
fare delle scelte". Perche', ricorda il sindacato di base, "tutti
parlano di posto fisso ma la questione del precariato in questo
paese non e' ancora chiusa, anzi i precari sono i primi a fare le
spese della crisi". E anzi, quelli della pubblica amministrazione
"saranno espulsi a causa del blocco delle stabilizzazioni del
ministro Brunetta: dopo aver assicurato la funzionalita' dei
servizi per anni, rischiano di andare a casa, entro il 31
dicembre" di quest'anno. Secondo i calcoli delle Rdb, pero',
almeno un centinaio di figure, tra collaboratori e insegnanti,
potrebbero essere stabilizzati. Lo scorso giugno, ricorda Betti,
fu raggiunto un accordo per assumere 30 educatrici precarie dei
nidi; restava l'impegno a riaprire la discussione dopo la pausa
estiva ma appunto questo non si e' verificato per cui il
sindacato di base riprende la strada della mobilitazione dopo
alcune assemblee con i lavoratori. "Al nuovo assessore
all'istruzione del Comune di Bologna diciamo che non serve a
nulla scendere in piazza contro la Gelmini se poi si fa la stessa
politica nei nidi bolognesi", conclude il sindacato di base.
(Wel/ Dire)